E’ meglio acquistare casa o andare vivere in affitto? Spesso su questo argomento le opinioni si dividono a favore dell’una o dell’altra opzione. L’affitto con riscatto è una risposta? vediamolo insieme.
Sicuramente entrambe hanno pro e contro ma c’è una terza opzione, a volte poco considerata, ma che esiste da parecchi anni ormai in Italia; stiamo parlando dell’affitto con riscatto. In questo articolo conosceremo meglio e scopriremo come funziona il contratto d in affitto con riscatto.
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L’affitto con riscatto, in inglese rent to buy(letteralmente: affitto per comprare), è regolamentato dal decreto Sblocca Italia DL. 133/2014 poi diventato Legge 164/2014, ed è una formula contrattuale a metà fra un contratto di locazione ed una compravendita di un immobile; esso infatti, riporta elementi caratterizzanti sia di un contratto di locazione che di un contratto
preliminare di vendita ed è una tipologia di contratto piuttosto elastica in quanto si può adattare al meglio alle esigenze ed alle preferenze delle parti coinvolte.
Uno dei vantaggi più importanti della formula di affitto con riscatto è quello favore di chi ha difficoltà ad ottenere un mutuo, in quanto permette di iniziare ad usufruire di un immobile sin da subito, anticipando una parte del canone mensile all’acquisto dell’immobile stesso. Questo risulterà essere vantaggio anche per il venditore in quanto avrà più possibilità di trovare più facilmente un’acquirente
Attraverso la locazione con riscatto, il “conduttore” (ovvero l’affittuario), paga un canone mensile sull’immobile, superiore rispetto al normale (solitamente tra il 5 e il 20% in più rispetto alla media degli immobili in zona) in quanto, in queste cifra, oltre che quella dovuta per il canone mensile di locazione (remunerazione del godimento) è contenuta anche la quota destinata ad acconto sul prezzo finale di vendita dell’immobile.
Finito il periodo pattuito nel contratto di affitto con riscatto, infatti, l’affittuario potrà decidere se pagare la quota restante del prezzo di vendita, riscattando così l’immobile e diventando a tutti gli effetti il nuovo proprietario.
sono principalmente tre
in questo caso,l’affittuario diventerà proprietario dell’immobile dopo il pagamento dell’ultimo canone di locazione. In caso di mancato pagamento, il proprietà dell’immobile può richiedere la risoluzione del contratto di vendita con riscatto, riappropriandosi dell’immobile. All’affittuario spetterà la restituzione di una parte delle quote versate. Questa percentuale può essere stabilita nel momento della stesura del contratto; nel caso in cui questa cifra non fosse stata pattuita, spetterà ad un giudice stabiliria.
in questo caso sarà il venditore ad essere vincolato alla vendita dell’immobile all’inquilino
Quest’ultimo però, avrà la facoltà di decidere allo scadere del contratto di affitto con riscatto se acquistare o meno l’immobile.
in questo caso abbiamo la situazione inversa rispetto a quella analizzata precedentemente,
ovvero, sarà l’affittuario ad essere vincolato all’acquisto dell’immobile allo scadere del periodo previsto da contratto.
Nel caso l’affittuario non volesse più acquistare l’immobile, le quote versate come acconto sul prezzo di vendita andranno perse, e rimarranno al proprietario dell’immobile come indennizzo.
Solitamente però, quando si parla di affitto con riscatto ci si riferisce alla formula “con diritto all’acquisto” che dà la possibilità all’affittuario di acquistare in futuro l’immobile, senza però alcun obbligo di acquisto.
In questo caso di vendita con riscatto, allo scadere dei 7 anni (durata del contratto) il conduttore, ovvero l’affittuario, avrà anticipato la somma di 300 euro/mese x 12 mesi x 7 anni = 25’200 euro, che andranno stornati dal prezzo iniziale di vendita, ovvero 150’000 -25’200 = 124’800 euro.
Quest’ultima cifra sarà l’importo che il conduttore dovrà versare al precedente proprietario per poter diventare a sua volta proprietario dell’immobile
Vediamo infine quali sono i vantaggi e gli svantaggi della vendita con riscatto sia per l’acquirente che per il venditore:
Decidere di ottenere un Immobile attraverso un affitto con riscatto, l’acquisto con riscatto o il rent to buy comporterà in ogni caso pro e contro; il nostro consiglio è quello di valutare bene i lati positivi e negativi di ognuna di queste opzioni e scegliere quella che più farà al caso nostro e che si adatterà meglio alle nostre esigenze ed allo stile di vita che vorremo fare.
Al giorno d’oggi, chi ha difficoltà ad ottenere un mutuo potrà considerare l’idea di ottenere un
immobile attraverso l’affitto con riscatto, ed allo stesso modo, chi avrà difficoltà a trovare acquirenti per il proprio immobile potrà considerare di adottare la formula di vendita con riscatto come valido incentivo di vendita.
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4 Comments
Gli svantaggi per il proprietario sono duplici: da una parte pagherà l’IRPEF su di un canone che non è solo rendita ma anche quota capitale e d’altra parte al momento della scadenza il prezzo dell’immobile potrebbe essere diventato maggiore rispetto a quanto pattuito.
Gentilissima Giovanna,
ti ringrazio infinitamente per il tuo contributo.
Le stime per la determinazione del canone di locazione possono variare ed essere riconsiderate periodicamente con gli aumenti istat.
Inoltre, c’è da considerare che la derterminazione del prezzo per l’affitto con riscatto non è quasi mai il prezzo di mercato ma è bensì superiore di un minimo del 10%.
Se il proprietario non determina un prezzo superiore nella richiesta al proponente, considerando imposte, le tasse è il tempo medio di vendita più qualche mese, oltre a non avere molto senso l’applicazione di questa furmula, di solito è anch’esso in difficoltà a vendere direttamente e quindi si accontanta oppure decide di dare una mano ad una persona senza informarsi e considerare tutti i benefici e i rischi.
Purtroppo ci vuole sempre una persona esperta in ogni campo che sa consigliare.
a presto
Cordialità
Gli svantaggi per il proprietario sono duplici: da una parte pagherà l’IRPEF su di un canone che non è solo rendita ma anche quota capitale e d’altra parte al momento della scadenza il prezzo dell’immobile potrebbe essere diventato maggiore rispetto a quanto pattuito.
Gentilissima Giovanna,
ti ringrazio infinitamente per il tuo contributo.
Le stime per la determinazione del canone di locazione possono variare ed essere riconsiderate periodicamente con gli aumenti istat.
Inoltre, c’è da considerare che la derterminazione del prezzo per l’affitto con riscatto non è quasi mai il prezzo di mercato ma è bensì superiore di un minimo del 10%.
Se il proprietario non determina un prezzo superiore nella richiesta al proponente, considerando imposte, le tasse è il tempo medio di vendita più qualche mese, oltre a non avere molto senso l’applicazione di questa furmula, di solito è anch’esso in difficoltà a vendere direttamente e quindi si accontanta oppure decide di dare una mano ad una persona senza informarsi e considerare tutti i benefici e i rischi.
Purtroppo ci vuole sempre una persona esperta in ogni campo che sa consigliare.
a presto
Cordialità