EBITDA - Prezzo e principali indicatori economico-finanziarie
L’EBITDA è una grandezza importante che rappresenta il punto di partenza per determinare il valore dell’impresa, eliminando depresation e amortisation, prende in considerazione solo l’attività caratteristica dell’impresa. È la grandezza del CE che più approssima il flusso finanziario operativo. Si tratta della redditività disponibile per la copertura della quota di competenza dei costi pluriennali e per la remunerazione del capitale proprio e il capitale di finanziamento. Individuare il flusso finanziario operativo è importante per determinare il lucro dell’impresa. nel bilancio civilistico corrisponde ad A – B + ammortamenti. Lo scopo dell’imprenditore non è mettere l’utile nel bilancio, ma i flussi di cassa in tasca – “Cash is king”.
Il modo migliore per determinare la qualità del risultato economico è stimare quanto dell’utile generato si è trasformato in cassa. Quality of earnings, ci dice quanto dell’utile si è trasformato in cassa. Infatti l’impresa non fallisce se si trova in perdita, ma fallisce nel momento in cui non riesce a pagare i fornitori, tasse ecc. infatti l’equilibrio finanziario viene prima dell’equilibrio economico.
Per questo è importante conoscere i propri fornitori e clienti, le scadenze entro le quali devo pagare i miei fornitori e quelle entro le quali devo riscuotere dai miei clienti.
Quindi essere in grado di far fronte ai miei pagamenti assicurandomi la disponibilità monetaria.
Il valore non coincide con il prezzo
Valore: può essere approssimato dal concetto di Fair Value, ovvero quel valore a cui due parti indipendenti concludono la contrattazione. Dove per parti indipendenti si intende parti non correlate.
Prezzo: in una contrattazione fra due imprenditori il prezzo è quello a cui questi due soggetti si accordano, considerando le particolari condizioni di contesto e quindi, più in generale, entrano in gioco motivazioni soggettive.
Es. Tizio vende la sua auto, una Lancia Ypsilon del 2005, il Fair Value lo vede su “QuattroRuote” che la valuta 1000€. Ma qui bisogna considerare le condizioni particolari, quali: km percorsi, ammaccature, stato dei pneumatici, ecc. A questo punto si distinguono due casi principali: A) Tizio l’ha tenuta benissimo, non si ritiene costretto a venderla, vuole almeno 950€. B) Ho cambiato l’auto, la devo vendere, mi accontento anche di 800€.
Subentra la negoziazione, nell’esempio appena fatto è semplice, nelle acquisizioni d’impresa è più complessa.
Es. continua: avevamo detto 1050€, ma ieri ho fatto il pieno, spendendo 50€, quindi oggi ti chiedo 1100€. Mentre la portavo si è rotta una ruota, costo per ripararla è 100€, me l’hai portata senza pieno, allora ok 950€.
Quando acquisto una società prenderò in considerazione:
Attenzione: tale valore non coincide con il prezzo e non necessariamente EV e PFN hanno impatto sul prezzo.
La due diligence serve a dare delle informazioni su questo valore. L’enterprise value può essere visto come l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri oppure può essere visto come l’EBITDA per il moltiplicatore. I moltiplicatori sono ottenuti calcolando, per imprese simili, il rapporto tra Enterprise Value e la grandezza di bilancio prescelta. Altra valutazione può essere effettuata sul valore attribuibile alle poste patrimoniali attive. Per quanto
riguarda la posizione finanziaria netta, questa assume una grande rilevanza in quanto impatta sul prezzo che l’acquirente dovrà pagare.
L’EBITDA normalizzato è la base per la valutazione di azienda, ad esempio nel metodo dei multipli di mercato l’EBITDA normalizzato determina l’Enterprise value.
Normalizzare i dati serve per ragionare in un’ottica di ripetibilità, ovvero vado a ricercare i dati che sono rigenerabili, togliendo le poste che si sono verificate una tantum. Si riporta così un determinato flusso economico o finanziario al suo livello normale, depurandolo da accadimenti eccezionali o estranei. Così facendo si riporta il flusso ad un livello sostenibile, in grado di mantenersi nel tempo, indipendentemente da fenomeni di natura eccezionale, eventi estranei o politiche di bilancio.
Nella propria attività l’analista dovrà identificare quegli elementi riconducibili alle seguenti fattispecie:
Relativamente al prezzo di vendita dell’azienda, quando non si riesce a trovare un preciso accordo sul prezzo possono essere previste tre tipologie di clausole:
Le determinanti del prezzo sono importanti perché, in una ipotetica transazione tra compratore e venditore, vi è un gap informativo. Perché c’è un gap informativo? Perché il venditore è colui che ha in mano l’azienda, o il ramo, e quindi la conosce meglio. Egli ha tutte le informazione, ma il suo unico limite è la capacità di elaborarle. Il compratore invece la vede da fuori, quindi le informazioni a disposizione del compratore sono quelle pubbliche e altre limitate che può riuscire a procurarsi(è come vedere la casa da dentro e da fuori). Il lavoro della due-diligence serve esattamente a questo, ossia ridurre il gap informativo. Il compratore, con la due-diligence, cerca di ridurre l’ammontare delle cose che non sa, anche se è quasi impossibile azzerarle, e capire quali sono gli indicatori su cui puntare il faro. Quindi la due diligence viene plasmata/modellata su ciò che richiede l’acquirente. È evidente che grandezze come l’ebitda, il CCN con cui si sintetizza la solidità dell’equilibrio finanziario strutturale di un’impresa (liquidità + crediti commerciali + crediti finanziari a breve + rimanenze – debiti commerciali e finanziari a breve. Netto perché il capitale circolante è scontato delle passività. Con CCN positivo l’impresa è in equilibrio finanziario strutturale) o la PFN sono quelle che interessano a tutti.
La negoziazione non viene fatta solo sul prezzo. Ci sono anche altri elementi come, ad esempio, i patti di non concorrenza, oppure potrebbe essere inserito un patto che preveda che, qualora da un accertamento della guardia di finanza emerga una passività fiscale relativa alla gestione del proprietario precedente, deve essere questo a provvedere al loro pagamento. Tutte queste garanzie hanno un valore che influenza il prezzo.
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