Composizione Negoziata: L’Esperto nel recupero aziendale e le possibili soluzioni
In questo articolo, esploreremo l’importanza della composizione negoziata, un potente strumento per superare la crisi d’impresa, secondo gli artt. 12 ss. del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza. La composizione negoziata è un processo che coinvolge trattative tra l’imprenditore e i creditori per raggiungere un accordo volto al risanamento aziendale. Le trattative possono concludersi con esiti positivi o negativi, con implicazioni significative per il futuro dell’impresa. Nell’articolo, esamineremo l’importanza della figura dell’esperto durante le trattative e analizzeremo i dati relativi alle richieste di composizione negoziata. Successivamente, approfondiremo le possibili soluzioni a seguito degli esiti positivi e negativi delle trattative, come il contratto per la continuità aziendale, la convenzione moratoria, l’accordo congiunto e altre misure di risanamento.
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L’esperto svolge un ruolo cruciale durante le trattative della composizione negoziata. Egli agevola il rapporto tra gli imprenditori e i creditori, lavorando con l’obiettivo di raggiungere il risanamento aziendale. La competenza dell’esperto è fondamentale per determinare l’esito delle trattative, che può avere un impatto significativo sul futuro dell’azienda. Durante questo processo, l’esperto deve studiare attentamente ogni singola situazione e acquisire competenze specifiche per essere preparato ed efficace nel suo ruolo.
La procedura della composizione negoziata ha registrato un costante aumento delle richieste, tuttavia, gli esiti non sono stati ancora in linea con le aspettative. La ragione potrebbe essere attribuita al periodo di rodaggio necessario per rendere efficace l’attività dei professionisti coinvolti, come giudici, commercialisti ed esperti. Analizzando i dati, notiamo che il 70% delle richieste ha riguardato l’esecuzione di misure protettive, mentre solo il 25% ha richiesto nuove forme finanziarie. Questi numeri evidenziano le sfide incontrate dai soggetti finanziatori nel concedere nuove risorse a imprese in crisi.
Le banche sono spesso coinvolte come erogatori di crediti durante la composizione negoziata. Tuttavia, la mancanza di definizione da parte del legislatore sulla posizione degli intermediari finanziari ha sollevato alcune questioni. La disciplina della composizione negoziata punta al recupero del credito per le aziende, ma ciò richiede un’analisi approfondita dei rischi e della capacità dei debitori di restituire i prestiti. Alcuni aspetti delle misure protettive, come il divieto di risoluzione dei contratti, hanno messo le banche in difficoltà nell’erogare nuovi crediti durante il periodo di trattative.
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Le misure protettive e cautelari sono strumenti chiave nella composizione negoziata. Le prime mirano a evitare iniziative dei creditori che ostacolino il buon esito delle trattative, mentre le seconde possono essere richieste durante la fase di regolazione della crisi per evitare pregiudizi ai creditori. L’abolizione dell’automaticità delle misure protettive ha dato all’imprenditore la possibilità di richiederle esplicitamente, mentre la durata massima di dodici mesi è stata introdotta per limitarne l’effetto temporale.
Il recente D.Lgs. n. 83/2022 ha introdotto modifiche significative al Codice della Crisi, con particolare riferimento agli articoli 18 e 19 sulle misure protettive e cautelari. Questi aggiornamenti hanno avuto un impatto sul procedimento della composizione negoziata, definendo le regole per la convalida delle misure protettive e i comportamenti dei creditori riguardo ai contratti pendenti.
Se le trattative hanno esito positivo, diverse soluzioni possono essere adottate per il risanamento aziendale. Il contratto per la continuità aziendale, la convenzione moratoria e l’accordo congiunto sono alcune delle opzioni disponibili per l’imprenditore. Queste soluzioni consentono di definire piani di ristrutturazione e accordi che favoriscano il recupero dell’impresa.
Nel caso in cui le trattative abbiano un esito negativo, ci sono ancora opportunità per l’azienda di risanarsi. Il piano attestato di risanamento, l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo semplificato sono opzioni a disposizione dell’imprenditore per affrontare la crisi e trovare una via d’uscita.
La composizione negoziata rappresenta una via importante per il recupero delle aziende in crisi. L’esperto svolge un ruolo fondamentale nelle trattative e nella definizione delle possibili soluzioni. Se siete un imprenditore alle prese con una situazione di crisi aziendale, vi consiglio vivamente di richiedere una consulenza professionale per esplorare le opportunità offerte dalla composizione negoziata. Un esperto sarà in grado di valutare la vostra situazione specifica e guidarvi verso la strada del risanamento. Non esitate a contattare un professionista competente per ottenere supporto e assistenza nel superare la crisi e garantire il futuro della vostra impresa.