
Divieto sottoscrizione azioni proprie – Art. 2357 quater CC
L’Articolo 2357 quater del Codice Civile gioca un ruolo fondamentale nelle società per azioni. La norma in questione stabilisce un divieto totale per la società di sottoscrivere le proprie azioni. In seguito, analizzeremo attentamente questa disposizione legale nel paragrafo successivo: esamineremo la sua motivazione giuridica, nonché le implicazioni e i doveri ad essa correlati.
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Ratio Legis per proteggere l’Integrità del Capitale Sociale
L’Articolo 2357 quater del Codice Civile ha una chiara motivazione di fondo: La protezione dell’integrità del capitale sociale delle società per azioni è fondamentale. L’introduzione di questo divieto ha lo scopo principale di evitare che le imprese si autopossiedano attraverso l’acquisto delle loro azioni ed esibiscano una falsa crescita finanziaria.
Mettendola diversamente, supponendo che sia possibile per un’azienda sottoscrivere le sue azioni proprie si genererebbe uno scenario insolito sul piano finanziario rendendo l’impresa indebitata con se stessa. Quindi, lo scopo dell’inserimento dell’Articolo 2357 quater è quello di vietare questa pratica al fine di mantenere la trasparenza e il funzionamento efficiente del capitale sociale.
Conseguenze violazione divieto di sottoscrizione
La violazione del divieto di azioni proprie non comporta l’annullamento della sottoscrizione stessa. Ma attenzione, essa comporta la responsabilità di attribuire gli effetti della sottoscrizione alle persone coinvolte. Nella situazione in cui avvenga la sottoscrizione delle azioni durante il processo di costituzione della società, spetta ai promotori e ai soci fondatori l’obbligo di garantire tali conferimenti.
Qualora ci sia un incremento del capitale sociale e di conseguenza vengano emesse le azioni sottoscritte, sarà compito degli amministratori della società assumersene la responsabilità. Questi soggetti diventano proprietari congiunti delle azioni e hanno l’obbligo solidale di effettuare i contributi richiesti per rendere libere le azioni.
Esclusione dell’Effetto Sostitutivo per Colpevoli
Bisogna tenere presente che i promotori, i soci fondatori e gli amministratori possono contrastate l’effetto sostitutivo dimostrando di non avere alcuna responsabilità. La mancanza di colpa nella violazione del divieto li esonera dalla responsabilità dei conferimenti relativi alle azioni sottoscritte. La presenza della sua offre una certa dose di flessibilità e giustizia nel sistema legislativo, impedendo la punizione erronea delle persone che operano in modo onesto.
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Partecipazione mediante il diritto d’opzione
È da tenere presente che non è permesso acquistare azioni proprie tramite il diritto di opzione della società, utilizzando come base le azioni precedentemente possedute. Con il Decreto Legislativo 224/2010 sono state apportate delle modifiche al secondo comma dell’Aricolo Articolo non357 ter riguardanti la distribuzione del diritto d’opzione tra i diversi soci, stabilendo una divisione proporzionale. Questa modifica impedisce alla società stessa di poter utilizzare il proprio diritto d’opzione.
Responsabilità Solidale dei soggetti terzi
La firma di azioni da parte di un rappresentante della società è equiparata ad una normale firma personale ai fini giuridici. In questa situazione, è da ritenersi che sia compito dei soci fondatori, dei promotori o degli amministratoridi di assumere la responsabilità collettiva per la liberazione delle azioni sottoscritte. Significa quindi che sono tenuti a garantire la liberazione delle azioni, anche senza acquisirne la proprietà.
Conclusioni
È di vitale importanza comprendere il significato dell’Articolo 2357 quater del Codice Civile poiché è un elemento centrale nell’assicurare la legalità e l’equità nelle transazioni aziendali delle società per azioni . Le società non possono sottoscrivere autonomamente le proprie azioni secondo questa regola, che specifica anche chiaramente quali sono i doveri e le sanzioni per chi ne fa caso omesso. Con una certa elasticità concessa dalla legge, i soggetti interessati possono provvedere a dimostrarsi esenti da colpevolezza; resta comunque indispensabile per il preservamento dell’integrità del capitale sociale e guadagnarsi la fiducia degli investitori nell’ambito della realtà aziendale .