Business Plan Esempio Strategia di Marketing
Business Plan: Ecco un’esempio di strategia di marketing applicata al business plan aziendale, si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa
L’impresa, Il Prodotto O Servizio, Le Tecniche Di Produzione, Le Strategie Di Vendita, Il Mercato Di Riferimento, La Gestione Delle Risorse(Umane, Strumentali, Finanziarie).
Si Chiude Questa Presentazione Con La Sintesi Dell’aspetto Economico-Finanziario, Cioè La Parte Numerica.
In Questa Seconda Parte, Si Forniscono Dati Riguardo Gli Investimenti E Il Bilancio.
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Si deve spiegare come è nata l’organizzazione, quale sia lo stato attuale, le competenze e quindi il background che viene messo a disposizione dal team di lavoro.
A questo punto bisogna spiegare molto bene che cosa si intenda vendere ai consumatori o alle aziende a cui ci si rivolge.
Del resto il risultato del lavoro dell’impresa è la creazione di ciò che si vuole immettere sul mercato, quindi bisogna chiarirlo ai finanziatori e ai partner, così che possano valutare la proposta consapevolmente.
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Nell’impostare un business plan di questo importante documento può avvalersi dell’aiuto di alcune persone, anche esterne e dotate di specifiche competenze che saranno in grado di redarlo nel miglior modo possibile.
Esso potrebbe essere un commercialista, magari di fiducia che ci aiuta nella sua redazione e che ci guida, passo dopo passo, nella sua piena riuscita.
Gli elementi che devono essere presenti all’interno del documento sono differenti e molteplici.
Questi devono essere delineati nella loro interezza ed individuate le varie risorse da utilizzare per perseguirli tutti.
Occorre, poi, elencare i punti di forza dell’azienda, ma anche quelli che si ritengono più deboli.
In questo modo si sarà più incentivati a superare questi ostacoli e a superarli attraverso l’utilizzo di diverse risorse.
Un ottimo business plan deve contenere anche la struttura finanziaria dell’azienda, il capitale sociale presente e tutti i mezzi finanziari che l’impresa utilizza.
Ci deve essere un elenco dei fattori di produzione impiegati, come il capitale, il lavoro e tutti gli altri presenti all’interno dell’azienda.
Nell’impostare un business plan è fondamentale perché al suo interno abbiamo l’elaborazione della strategia di marketing dell’azienda.
Fondamentale per l’impresa perché determina la sua strategia di mercato.
Proprio per questo motivo è necessario che l’azienda si avvalga dell’aiuto di personale competente.
La strategia di mercato è importante, in quanto determina gli ambiti entro i quali l’azienda estende i suoi prodotti.
Più il mercato è ampio e più l’azienda sarà in grado di vendere i suoi prodotti all’interno del mercato.
Definizione business plan: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il business plan in definizione
Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da bigliettino da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito al fine di ottenere un finanziamento a sostegno della nostra idea imprenditoriale.
Come tutti i bigliettini da visita deve essere efficace, sintetico e deve riportare le notizie importanti al fine di essere ricordati e di distinguerci dagli altri.
Dunque i nostri dati devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.
Quando si avvia un’impresa si va incontro all’evoluzione del mercato, a ostacoli, inconvenienti e intoppi di vario genere, compresa la necessità dei consumatori di nuovi prodotti.
Meglio saper cavalcare l’onda, ma bisogna essere preparati per questo pianificano con un business plan
Si deve stabilire se acquistare i locali in cui svolgere l’attività, se prenderli in affitto oppure lavorare online, crescendo passo a passo.
Serve un capitale iniziale, bisogna fare i conti con le spese, in cui rientrano anche i beni utili a lavorare e il personale da assumere.
Nel caso si opti per un prestito finalizzato alla creazione di un fondo per l’avvio dell’attività, è bene considerare il costo per la restituzione e quindi l’impegno che si prende con l’istituto di credito nel business plan.
uno schema chiaro e conciso sulle intenzioni imprenditoriali permette una rapida valutazione del Business Plan .
Occorre descrivere sinteticamente le principali qualità della proposta.
occorre individuare le figure che si occuperanno dello sviluppo del piano di business.
Meglio aggiungere sempre un breve curriculum che sottolinei le competenze specifiche dell’ imprenditore e dei suoi collaboratori.
Inutile aggiungere che saranno presi maggiormente in considerazione professionisti inerenti alla materia presentata.
Nella parte descrittiva del business plan va presentata in maniera immediata ed intuitiva l’azienda.
In questo senso vanno esposti il progetto, le iniziative, la vision totale dell’impresa.
È importante racchiudere il tutto in una forma che porti alla corretta comprensione da parte del lettore che, ricordiamolo, può essere anche un cliente o un investitore o un Ente al quale l’azienda si rivolge al momento della partecipazione di un bando.
Ai piani strategici ed operativi vanno affiancati le analisi del mercato e della concorrenza e la descrizione dei prodotti o dei servizi offerti.
Per riassumere, nella parte descrittiva del business plan è bene rispettare quattro punti: l’esposizione del business e del contesto ambientale; le strategie e dove si colloca l’azienda nel settore; il piano operativo con elementi di produzione e di marketing (il cosiddetto piano d’azione e come metterlo in pratica); la struttura societaria, ovvero le risorse umane ed il management (e quindi il personale necessario per mettere in atto la produzione).
Prima di tutto la redazione del documento serve proprio a chi lo fa. Oltre alla redazione, bisogna occuparsi della lettura. Infatti il compito è utile a chi lo esegue.
a cosa, chi e perché serve capire come si fa un business plan
l’analisi di mercato con le prospettive della soluzione offerta;
la forma giuridica e il modello organizzativo con il team imprenditoriale;
i prodotti o servizi da vendere;
le strategie di marketing e un’accurata analisi economica e finanziaria.
Scrivere un Business plan: Il Business Plan È Un Documento Relativo All’azienda Che Potremmo Definire Come Una Sorta Di Vademecum.
Esso Infatti, Illustra Le Caratteristiche Di Un Progetto Imprenditoriale E Ne Dimostra La Sua Fattibilità Sia A Livello Tecnico – Produttivo, Sia Economico -Finanziario.
Può Essere Redatto Sia In Fase Di Start Up Che Nel Corso Di Piena Attivita’ Aziendale Con Peculiarità Ovviamente Diverse.
business plan a cosa serve: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona e a cosa serve il business plan
Il business plan deve rappresentare la fotografia di noi stessi, in quanto titolari, dell’azienda, dei soci, degli operai, degli impiegati, di tutte le risorse umane che si impegnano a vincere la sfida, ossia a realizzare quanto prefissato e, dei beni prodotti e servizi offerti.
Deve fornire informazioni circa i clienti acquisiti e quelli che si intendono fidelizzare, definendo gli obiettivi e le strategie da perseguire per conquistare altri mercati.
Inoltre, il business plan deve essere capace di fornire una sorta di visura storica, al fine di rendere tracciabile il passato dell’azienda, ossia di sapere quali operazioni hanno interessato l’azienda sin dalla sua nascita, esempio se vi sono stati incrementi di produttività e aumenti di fatturato che hanno determinato una crescente domanda da parte di clienti di un determinato prodotto, se vi sono stati investimenti significativi in nuovi macchinari, impianti industriali o fabbricati, e se per far fronte alla richiesta è stato assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato.
Queste informazioni sono utili in quanto forniscono idee precise sulla solvibilità economico-finanziaria dell’azienda, ossia ci dicono, chiaramente, che l’azienda ha sempre adempiuto ai suoi obblighi e non versa in uno stato di difficoltà aziendale, dunque potrà onorare gli impegni assunti nei confronti degli istituti bancari per ottenere finanziamento e credito, nei confronti di investitori esterni o esteri, o enti pubblici, quali regioni, province, al fine di ottenere contributi e agevolazioni fiscali.
Il business plan è uno strumento, utile e previsionale, con il quale l’imprenditore può controllare se le linee direttive stabilite sono adeguate al perseguimento dei risultati nel medio-lungo termine al fine di orientare le decisioni all’interno dell’azienda stessa .
È necessario presentare un progetto di business plannel quale sono elencati i costi, per fattori produttivi, da impiegare nella produzione e definire quali di questi fattori produttivi sono già nelle disponibilità materiali dell’azienda, in termini di lavoro, capitale e know-how e quale occorre acquisire.
Occorre annotare nel business plan gli investimenti di spesa che si intendono sostenere per realizzare: opere murarie, per le quali devono essere riportate le caratteristiche costruttive dimensionali, allegando i computi metrici e individuando gli estremi che consentono l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale.
Quali costi sostenere per acquistare il suolo sul quale stabilire la propria azienda.
L’ammontare di spesa da investire per acquistare o affittare un fabbricato nel quale avviene di fatto la produzione e si esplica l’attività economica, il numero di impianti, attrezzature, macchinari e software che si presume di impiegare nell’attività .
Infine il personale occorrente nella fase di inizio attività, alla soddisfazione dell’investimento, fino all’esercizio successivo a quello di ultimazione del programma di spesa.
Inoltre devono essere ripartite, le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno per il nostro investimento e di quelle che già abbiamo in nostro possesso, in fonti interne e fonti esterne. Le prime sono rappresentate dall’apporto di capitale proprio e afferiscono al capitale sociale, agli utili e ai prestiti dei soci.
Le seconde, fonti esterne, si riferiscono alle risorse finanziarie acquisite presso terzi, il capitale di debito, quali, finanziamento commerciale; debiti verso banche e istituti finanziari; fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali.
Ovviamente dovrà riportare in copertina il nome, l’indirizzo e la ragione sociale dell’azienda, oltre ai dati personali dell’imprenditore.
Il secondo elemento dovrà riguardare la descrizione del progetto, ovvero l’idea di quello che si vuole realizzare, con una descrizione dettagliata dei prodotti o dei servizi che l’azienda è destinata a fornire.Un’analisi dei materiali necessari, delle fasi di lavorazione e dei costi potranno fornire una facile individuazione dei punti di forza e di quelli critici.
business plan – finanziamento: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il finanziamento business plan
illustrare costi, potenziali ricavi e finanziamenti necessari, indicando come e dove si reperiranno.
In questo articolo vedremo alcune considerazioni su come strutturare il lancio di un impresa con un piano strategico e il Business plan
La redazione di un piano strategico o Business plan per i propri affari, o per la brillante idea imprenditoriale che potrà cambiare radicalmente la nostra vita, non può essere affidata a sedicenti espertoni o inesperti improvvisati.
Al contrario è di vitale importanza per la riuscita di ogni azione mirata all’ottenimento di un potenziale successo, circondarsi non solo dei pareri ma dell’esperienza che solo un professionista navigato del settore può garantire.
Occorre redigere il business plan quale elemento caratterizzante ai fini della valutazione circa la fattibilità economico-finanziaria di un’iniziativa di investimento, sia che essa rappresenti l’inizio di una nuova attività, in fase di startup, sia che costituisca ampliamento della stessa.
L’imprenditore dovrà valutare se la sua idea possa essere attrattiva, prendendo come punto di riferimento un mercato preciso in cui vuole operare, a tal fine deve condurre delle indagini, fare degli studi, fare ricerca.
Deve capire come potrebbe essere percepito il prodotto, che intende immettere su un nuovo mercato, o un nuovo servizio che voglia offrire ai clienti, suoi potenziali acquirenti e, se lo stesso è capace di soddisfare i bisogni di tutti i consumatori o di alcuni, mediante una procedura specifica definita segmentazione della domanda.
Successivamente dovrà stabilire le modalità di produzione del bene o servizio. Occorre quantificare la domanda corrente e prevederne, in base a stime, la sua evoluzione , la sua crescita futura.
Deve stabilire il prezzo al quale offrire il bene tenendo in considerazione la concorrenza e il lato dell’offerta , gli eventuali concorrenti già presenti nel mercato selezionato, se producono lo stesso bene o offrono lo stesso servizio e a quale prezzo, e i potenziali concorrenti futuri.
Deve infine presentare il suo progetto a finanziatori esterni, istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali che dovranno esprimersi sull’efficacia del progetto per concedere finanziamenti o contributi.
Al fine di elaborare un piano economico-finanziario strategico occorre definire il nostro fabbisogno finanziario corrente, composto da capitale circolante, ossia da disponibilità liquide, crediti v/clienti e tutto ciò che è liquidità per far fronte nel breve termine a esigenze immediate, finanziato con passività a breve, diversamente dal fabbisogno consolidato costituito da tutto ciò che deve essere impiegato nel ciclo produttivo per più anni, ossia l’attivo immobilizzato, quali impianti macchinari, attrezzature, veicoli.
Affinché il piano sia ottimale e in perfetto equilibrio è necessario che le disponibilità liquide utilizzate per costruire la struttura aziendale siano superiori alle spese sostenute in fattori produttivi pluriennali. Pertanto è necessario che si realizza la seguente ipotesi: attività correnti > attività immobilizzate;
Allo stesso modo è considerato piano strategico se il capitale proprio, detto anche patrimonio netto, dato dalla differenza tra le attività e le passività e di tutte le risorse interne che l’azienda dispone per potersi autofinanziare, ricorrendo a mezzi propri, è superiore alle passività consolidate e alle passività correnti.
L’equilibrio finanziario è determinato anche dal capitale circolante netto positivo, rappresentato dalle attività correnti e le passività correnti, infatti se dagli elementi che compongono l’attivo corrente, quali crediti verso clienti, magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime, anticipi a fornitori e dagli elementi che compongono il passivo corrente, quali, debiti verso fornitori, debiti verso dipendenti, debiti tributari, emerge una differenza positiva, l’azienda dimostra di essere in equilibrio e di riuscire a far fronte agli impegni senza utilizzare le fonti di finanziamento interno, cosicché da destinare le risorse liquide ad altre attività.
Pertanto le attività correnti sono costituite da crediti che si prevede di incassare nel breve periodo e le altre attività per le quali si prevede il realizzo nel breve termine (entro 12 mesi). Le passività correnti sono quelle per cui si prevede l’estinzione nel nello stesso lasso di tempo.
Se il capitale circolante netto è negativo significa che il finanziamento di attività immobilizzate , esempio l’acquisto dei fattori produttivi, quali macchinari, veicoli, impianti, ect sta avvenendo con fonti a breve termine, dunque stiamo svuotando la nostra cassa.
In questo caso il capitale circolante netto assume valore negativo e si verifica uno squilibrio finanziario.
L’impresa non è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento.
Quindi sarà necessario procedere ad incrementare le attività correnti e a ridurre le passività correnti.
Allo stesso modo, l’acquisto di impianti, di macchinari, di veicoli e di altri fattori produttivi destinati ad un uso pluriennale all’interno dell’azienda, dovrebbe essere effettuato con capitale di debito di lungo periodo o con capitale proprio.
Dopo aver analizzato tutti gli adempimenti, avrai sicuramente capito che i modelli di business plan sono tanti e si differenziano da caso a caso, ora per consentirci di consigliarti al meglio sulla strategia, da usare e mettere in pratica, per la tua attività, sia essa una nuova che una già esistente, devi mettere in pratica un buon marketing che ti consente di posizionare il tuo prodotto, di stabilire la politica di prezzi da seguire, di scegliere i canali distributivi e costruire la tua rete di vendita, nonché di adottare una politica finanziaria e commerciale al fine di conseguire un vantaggio competitivo consolidato.
Inoltre il piano economico-finanziario strategico è un elemento chiave per acquisire credibilità e convincere la banca o altri istituti a favorirti una linea di credito privilegiata pertanto è necessario sfruttare al massimo le sue potenzialità rendendolo appetibile agli occhi dei finanziatori .
Possiamo aiutarti ad elaborarlo, iniziando ad analizzare tutti gli aspetti, partendo proprio dalla tua attività, dalla tua azienda o dalla tua idea progettuale.
Hai acnora dubbi su come rendere appetibile il Business plan per il finanziamento bancario? scrivilo nei commenti
Il business plan esempio è quel documento che racchiude tutte le aree di attività dell’azienda.
In pratica si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa, che contiene gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le Strategia di Marketing che si intendono adottare.
Il business plan esempio dovrà poi contenere un piano di finanziamento, con la previsione dei costi di gestione e l’individuazione delle fonti di finanziamento iniziali, se necessarie, e dell’eventuale prospetto di rimborso.
Un altro fattore molto importante all’interno di un business plan esempio è costituito dai risultati di una precedente indagine di mercato.
Una volta individuato il target di pubblico e la presenza di concorrenza nel settore, l’imprenditore potrà definire il miglior sistema di distribuzione del proprio prodotto e la reale fattibilità del progetto.
Una volta effettuata l’indagine di mercato ed aver compreso quali siano le reali possibilità di riuscita del progetto, l’imprenditore potrà dipingere il profilo del suo consumatore ideale.
All’interno del business plan strategico, oltre che i dettagli sul prodotto, dev’esserci anche una strategia commerciale di vendita e pubblicizzazione, ovvero quello che viene identificato dalla parola marketing.
Il marketing è quel complesso di azioni che segue la produzione e la commercializzazione del prodotto e si occupa di diffusione pubblicitaria del prodotto stesso.
Il miglior prodotto del mondo, insomma, non viene acquistato da nessuno se nessuno sa che quel prodotto esiste.
Le strategie di come fare un business plan marketing sono diverse e complesse, ma tutte mirano alla fidelizzazione.
Una volta che un cliente è stato portato ad acquistare quel prodotto, lo scopo dell’azienda è renderlo un cliente abituale, che acquista sempre quel tipo di prodotto e non si rivolge a competitor.
Nell’ambito del piano di marketing, questo si traduce normalmente in facilitazioni esplicite per i clienti affezionati, che possono spesso godere di sconti o promozioni personalizzate.
Servono capitali per investire nell’avvio e anche nella crescita, nella produzione e nel marketing.
Ci vuole uno studio sui potenziali guadagni e sulle strade da seguire per trovare sostegno economico.
Ogni progetto che si rispetti non può non possedere un adeguato Business Plan.
In cosa consiste questo termine? Si tratta di un documento che riporta tutte le caratteristiche progettuali imprenditoriali indispensabili quando si vuole ottenere un finanziamento.
Si può capire, quindi, l’estrema importanza che riveste questa preparazione allo sviluppo di una qualsiasi attività che richieda un investimento di capitale.
chiedendo un finanziamento è necessario anche presentare una lista approssimativa delle spese (quindi dell’ammontare del finanziamento) nonché un piano di rientro e di ammortizzazione delle spese stesse.
Qualsiasi banca o società finanziaria richiederà una dettagliata documentazione.
Per quanto concerne la parte economico-finanziaria, questa è inerente agli investimenti e al bilancio societario.
Per semplificare possiamo dire che in questa parte va tradotto numericamente tutto ciò che è stato esposto nella parte descrittiva.
Ampio spazio perciò a prospetti, anch’essi intuitivi e di facile lettura, che guidino il lettore per mano fino alla fine.
Attenzione però: il business plan è uno strumento di grande efficacia, ma è bene che i dati numerici siano veritieri in un determinato momento storico e che rispecchino fedelmente quanto è riportato nella prima parte del documento.
Solo così l’azienda avrà a disposizione un ottimo biglietto da visita e sarà capace di attrarre investitori.
Due in questo caso i punti da tenere bene a mente e da esporre: i finanziamenti e gli schemi economico-finanziari.
Il primo punto riguarda le risorse che l’impresa ha intenzione di attivare per una crescita costanze della stessa oppure per riorganizzarla.
Sono, insomma, le fonti di copertura.
Il secondo punto comprende proiezioni sui risultati del periodo di riferimento, la valutazione della redditività ed eventualmente il fabbisogno di capitale.
Gli imprenditori di un’azienda devono rendersi conto dell’andamento del mercato attraverso l’analisi di mercato approfondita. Per questo motivo, prima di qualsiasi investimento o promozione del prodotto è bene effettuare un’analisi del mercato.
Si passa così alla parte economico-finanziaria, più schematica, contenenti i numeri dell’azienda e con prospetti per puntare ancora sulla chiarezza.
Si parte con la situazione attuale e si procede con le previsioni nel breve e lungo periodo, per poi passare alle fonti di copertura.
Queste ultime sono importanti per capire dove ha intenzione di andare l’azienda e quanto lontano: a quali investimenti si sta pensando? E come si ha in mente di portarli a termine?
Questa parte del pianificare nel Business plan si chiude solitamente con i flussi di cassa e con altri due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.
Quando si decide di avviare una propria impresa, ci si deve occupare della pianificazione, di fare un programma delle azioni da intraprendere, insieme a un preciso studio del mercato e del territorio su cui insiste.
Il Business plan non è importante solo per ottenere un finanziamento ma è un documento che dovrebbe guidare l’azienda nelle proprie attività quasi quotidiane.
Attraverso un costante confronto con questo documento, i manager possono controllare se l’azienda sta procedendo rispettando la strategia e gli obiettivi che si era prefissata.
Si potranno così pianificare meglio le priorità, e seguirle in un ordine più definito, controllando date e scadenze.
Da non sottovalutare anche l’eventuale confronto dei dati finanziari con quelli stabiliti nel piano che consentiranno di prendere tutte le misure necessarie affinché non ci discosti troppo da esse.
Insomma il Business plan può fungere da promemoria dei punti più importanti che l’azienda deve seguire per mantenersi coerente con le strategie intraprese.
La redazione del business plan è fondamentale per qualsiasi startup, serve in primis al a chi lo redige e poi a eventuali finanziatori e partners utili allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.
Per avere successo si devono curare la forma e i contenuti ed è per questo che si deve seguire uno schema preciso.
Per agevolare i futuri imprenditori c’è un sistema ben strutturato di creare un Business plan in 7 passaggi
Si tratta di una scaletta da riportare nel documento, mettendo i contenuti a ogni voce indicata nel modello.
Si tratta dei punti essenziali per spiegare la propria proposta e per avere una chiara via da seguire per compiere ogni passaggio necessario alla creazione dell’impresa e al raggiungimento del successo.
business plan progetto: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il progetto di business plan
I lavoratori vanno resi partecipi degli obiettivi da raggiungere, perché vengano responsabilizzati maggiormente e si possa attuare il lavoro di squadra.
Al tempo stesso si deve pianificare la collaborazione con professionisti e aziende che possano aiutare lo sviluppo dell’idea e fornire il necessario supporto tecnico.
vengono descritti con chiarezza i tempi, i modi e i luoghi dell’impresa.
Si tratta del fulcro del Business Plan: spieghiamo in pratica cosa vogliamo fare, dove vogliamo localizzarci e quanto tempo occorre.
Alcune voci possono sovrapporsi con altri paragrafi ovviamente.
sezione, questa, estremamente sensibile.
Non trascurate mai l’impatto sull’ambiente, oggigiorno bisogna fare i conti spesso con questa voce soprattutto se i progetti interessano zone ampie di campagna o vicine a centri abitati.
Queste sono alcune delle caratteristiche di un Business Plan e possiamo osservare come sia estremamente articolato.
Ecco perché, a meno che non siate esperti del settore, è sempre meglio, lo ripetiamo, rivolgersi a un buon professionista.
Il successo dell’obbiettivo finale (finanziamento) è strettamente connesso ad una precisa e convincente compilazione di questo documento.
Il business plan o documento di pianificazione di un’azienda è strutturato essenzialmente in due macro aree: l’area descrittiva e l’area economico-finanziaria.
Il piano fotografa la realtà dell’impresa e la imprime sia nel contesto ambientale sia nel momento storico e, allo stesso tempo, la proietta nel breve e nel lungo periodo attraverso analisi di fattibilità dal punto di vista economico-finanziario.
Per pianificare nel Business plan, ovvero il documento che sintetizza un progetto imprenditoriale bisogna introdurre in modo vincente l’impresa e suddividere chiaramente le parti che compongono il documento (parte descrittiva e parte economico-finanziaria) permette di porre le basi per futuri investimenti e per delineare cosa fa la società, per chi e con quali obiettivi.
L’arte di saper pianificare nel Business plan sta proprio nel fatto che il documento potrà essere visionato dai clienti, dai probabili futuri imprenditori e dagli enti con cui l’azienda viene a contatto per la partecipazione a bandi e a gare d’appalto.
Per questo è fondamentale avere sempre a disposizione un business plan aggiornato e ben strutturato e per gli stessi motivi esso dovrebbe essere elaborato da un commercialista fidato con competenze sia descrittive sia analitiche.
Rischio business plan : in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il Rischio business plan
si tratta di un altro punto fondamentale da non estromettere mai.
Chiunque si esponga con un investimento deve essere chiaramente avvertito sia del presunto guadagno che dell’entità del rischio.
Si definiscono gli obiettivi, chiarendo con precisione dove si vuole arrivare, cosa si vuole fare e chi si desidera raggiungere.
Si pensa alle eventuali partnership, si stabiliscono dei tempi e si fanno i conti con le spese, i potenziali guadagni e i finanziamenti ottenibili da investitori, sovvenzioni e prestiti.
Insomma, il business plan diventa la concretezza del sogno. Grazie al documento si mette nero su bianco che cosa si andrà a fare e il perché.
La Prima, Descrittiva (O Qualitativa) La Seconda, Economico-Finanziaria (O Quantitativa).
Si Presentano Sommariamente L’impresa E La Finalità Che Si Intende Realizzare Tramite L’esercizio Della Stessa.Per La Parte Descrittiva Si Inizia Con Un Executive Summary, Una Specie Di Riassunto Di Tutto Il Documento.
Viene Fatta Una Panoramica Sintetica (Ma Allo Stesso Tempo Dai Toni Accattivanti) Di Tutto Ciò Che Riguarda L’azienda Nel Momento Presente E Su Un Piano Prospettico Di Media – Lunga Durata (Circa 3-5 Anni).
Bisogna spiegare chi comporrà l’amministrazione e la direzione dell’impresa, quali saranno i vari ruoli e come si intende operare.