Con la PMI innovativa l’obiettivo del Governo è puntare ad un recupero di competitività imprenditoriale a livello europeo, tutti i vantaggi La pmi innovativa sono una grande opprotunità di sviluppo per l’azienda. A differenza delle Star Up Innovative, l’innovazione non deve essere ad alto contenuto tecnologico. Per questo tutte le società possono diventare pmi Innovativa. Il nostro lavoro è accompagnare le aziende nel processo di trasformazione in pmi innovativa, costruindo i vari passaggi che portano ad avere i requisiti necessari alla trasformazione. Un lavoro che facciamo grazie alla competenza e alla grande esperienza in attività di questo tipo. Un lavoro che non si estingue al momento della trasformazione della società in pmi innovativa ma che accompagna l’imprenditore nelle fasi successive per favorire l’accesso alle agevolazioni di cui una pmi innovativa gode Pianificazione dell’attività per la trasformazione in pmi innovativa Passaggi formali per la trasformazione in pmi innovativa Consulenza per l’accesso ai benefici per le pmi innovativa Attività per il miglioramento dell’accesso al credito tramite Fondo di Garanzia Attività per il mantenimento dei requisiti Partecipazione a bandi a fondo perduto o tasso agevolate Ricerca di investitori privati ed istituzionali Caratteristiche pmi innovativa E’ necessario prima di tutto operare nel campo dell’innovazione tecnologica. In questo caso non vi sono vincoli per quanto riguarda il settore produttivo né per ciò che concerne la data di costituzione della società. Inoltre le imprese devono essere costituite come società di capitali o di cooperativa, avere meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro, avere la sede in uno dei paesi dell’Unione Europea o nei paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo. Per poter richiedere la Pmi innovativa, bisogna: Eessere usa società con meno di 250 persone impiegate nel ciclo produttivo e non superare i 50 milioni di euro di fatturato (o totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro). Avere la sede sociale principale in Italia, in Stati aderenti all’accordo Spazio economico europeo oppure in Paesi membri dell’Unione Europea. Una filiale o la sede produttiva deve trovarsi sul territorio italiano. Bisogna essere in possesso della certificazione dell’ultimo bilancio compilata a cura di un revisore contabile, regolarmente iscritto nell’apposito registro. Le pmi innovative non devono avere azioni quotate in un mercato regolamentato, non devono essere iscritte nella sezione speciale prevista per le start up innovative e gli incubatori del Registro delle Imprese. Pagano il diritto annuale e i diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese, ma sono esenti dall’imposta di bollo. Perché promuovere la pmi innovativa Con questo strumento, l’obiettivo del Governo è puntare ad un recupero di competitività imprenditoriale a livello europeo, cercando di favorire una diffusione quanto più capillare possibile di innovazioni in ambito tecnologico, a prescindere dal settore in cui la piccola e media impresa si sta rivolgendo. Queste imprese innovative devono necessariamente essere delle società di capitali costituite anche sotto forma di associazione cooperativa; l’Investment Compact cerca di rivolgersi ad una platea imprenditoriale più ampia possibile, non pone eccessive limitazioni in termini di bilancio o di organico, non pone limiti sulla costituzione di una filiera innovativa con partecipazioni di aziende residenti in un altro Paese dell’UE, purché si mantenga la sede produttiva sul nostro territorio nazionale. La pmi innovativa e l’Investment Compact Il cosiddetto Investment Compact, infatti, ovvero il Decreto Legge 3/2015 convertito con modificazioni dalla Legge 33/2015, ha provveduto ad assegnare risorse già stanziate per le startup ad una platea di aziende molto più ampia in prospettiva, ovvero le pmi innovative. Il dato interessante è che queste risorse sono state assegnate a prescindere dal livello, dal core business e soprattutto dalla data di costituzione. È facile perciò intuire quanto sia importante rivolgersi ad un commercialista fidato che sappia ben districarsi con le nuove normative allo scopo di agevolare la crescita dell’impresa il cui input proviene dal ministero. Una nuova cultura imprenditoriale Il percorso messo in piedi dal Governo è lineare. Le misure previste a sostegno della pmi innovativa hanno lo scopo di far crescere l’economica e rendere possibile lo sviluppo dei mercati e del settore della tecnologia e delle innovazioni. Ma in che modo nel concreto? Cosa dovrebbe accadere? In pratica con la pmi innovativa si sta diffondendo una nuova cultura imprenditoriale basata su know-how specializzati e di eccellenza. Competenze che è possibile attingere principalmente, e finalmente, dal mondo della ricerca e quindi delle università italiane. In teoria, ma anche in pratica, visto che i dati che arrivano sono incoraggianti, si è realizzato il collegamento tra università e lavoro o meglio, tra ricerca e flussi di capitali finanziari, oltre che umani. Novità per la pmi innovativa Grazie alla creazione di un’apposita piattaforma online, le PMI innovative possono creare un profilo disponibile in due differenti lingue sul sito dedicato (http://startup.registroimprese.it) che riporta tutti i dati identificativi della PMI e altre informazioni come il tipo di business attuato, la quantità di capitale accumulato, le necessità di finanziamenti, e via dicendo ogni altra nota che renda visibile al pubblico l’attività della PMI innovativa registrata. Questo sistema consente di ottenere richieste di collaborazione da parte di altre imprese o di investitori, creando così nuove opportunità economiche per la PMI innovativa. Molte agevolazioni e incentivi previsti per le Start up innovative sono state estese anche alle Pmi innovative. Affinché una Pmi goda delle agevolazioni in oggetto è necessario che sia in possesso di alcuni requisiti. Startup e pmi innovativa Si deve fare attenzione a distinguere le nuove imprese da quelle già esistenti, perché si adottano misure diverse e soprattutto a variare sono i termini di applicabilità. Ogni beneficio predisposto dall’esecutivo vanta criteri di accesso specifici e bisogna essere nella situazione di soddisfarli tutti per poter approfittare dei fondi, sia attraverso finanziamenti diretti, sia attraverso il recupero delle spese in varie forme. Il professionista informa l’azienda circa le opportunità esistenti e indica la strada migliore, aiutando a predisporre la necessaria documentazione. Per questa ragione rivolgersi al commercialista aiuta a non perdere tempo e ad aumentare le possibilità di successo per ridurre le spese e riuscire ad ottenere un concreto supporto nello svolgimento delle proprie attività. Requisiti pmi innovativa Naturalmente il primo criterio di accesso alle varie agevolazioni previste dallo Stato è l’essere un’impresa innovativa. Sembra una definizione generica, ma la legge ha disposto una specifica sezione nel Registro delle Imprese in cui iscrivere tali aziende. Per sapere se si rientra nella categoria, è sufficiente fare riferimento alla normativa vigente in cui è scritto chiaramente che indipendentemente dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione, operano nel campo dell’innovazione tecnologica. Questo passaggio sembra semplice, ma lo è meno prevedere il futuro delle agevolazioni, elemento che non sfugge a un commercialista esperto e puntualmente aggiornato. Il professionista ti guida nell’esplorazione delle opportunità fornendoti direttamente le informazioni necessarie per usufruire delle agevolazioni e ottenere il supporto per il lavoro della tua azienda. Tra i vari criteri previsti dalle norme spiccano la necessità di spendere il 3% del valore della produzione in ricerca e sviluppo e contare su dipendenti con un dottorato di ricerca per almeno un quinto della forza lavoro.