Nel contesto imprenditoriale italiano ed internazionale, si riscontra una forte presenza delle società di persone come SNC, SAS Essendo caratterizzate da un contratto sociale che le sancisce legalmente, questi enti si fondano sulla cooperazione come metodo per condurre le attività economiche primarie volte a generarne utili redistribuiti tra gli associati.
Indice della guida
Data l’autonomia patrimoniale imperfetta che le caratterizza, le società di questo tipo vedono una grande importanza attribuita al ruolo dei soci. Ai sensi dell’articolo 2247 del Codice Civile, che regola il principio dell’autonomia patrimoniale imperfetta, la responsabilità illimitata dei debiti della società grava sui suoi associati. Pertanto,in caso di mancato pagamento da parte della compagnia, i creditori hanno il diritto ad attaccare il patrimonio personale degli azionisti con l’obiettivo di saldare eventuali debti.
Il Codice Civile comprende gli articoli da 2249 a 2312 che stabiliscono le regole per la validità e l’organizzazione del contratto sociale nella società di persone. La sua funzione è quella di stabilire non solo i diritti e gli obblighi dei soci, ma anche le modalità di gestione della società e la distribuzione degli utili. L’accordo sottostante a questo contratto si basa su una relazione mutualmente fiduciaria tra i partner, rendendo particolarmente importante la pertinenza ed accuratezza della sua formulazione.
Per avere una visione chiara del modo in cui operano le società di persone, è essenziale esaminare attentamente i diritti e gli obblighi che i suoi membri condividono. Inoltre, questa analisi permette anche la valutazione della sostenibilità pratica ed economica dell’adozione di questa tipologia aziendale. Nelle sezioni seguenti, verificheremo con attenzione queste questioni esaminando con precisione le normative specifiche che disciplinano ogni area.
Diritti dei soci
I diritti dei soci nei contesti delle società di persone rappresentano un aspetto centrale dell’esperienza di partecipazione. Questi diritti si classificano in due categorie principali: diritti patrimoniali e diritti amministrativi.
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Diritti patrimoniali
La partecipazione economica del socio nella società è direttamente legata ai diritti patrimoniali. Si comprende il diritto alla ripartizione degli utili e al recupero del valore delle quote in caso di cessazione dell’attività. L’articolo 2468 del Codice Civile stabilisce che la divisione dei diritti sociali tra i soci avvenga secondo una proporzione corrispondente alla loro quota. Assicurando la giustizia ed l’equilibrio nelle operazioni aziendali, questa norma sancisce che ciascun socio abbia diritto a una parte degli utili o delle perdite della compagnia proporzionale al suo apporto finanziario.
Nel caso specifico che stiamo analizzando, supponendo che uno degli azionisti possieda il 30% della società le quali conseguono utili pari ad €1000 pro capite; spetteranno all’azionista in questione ben €30000 come risultante dell’applicazione del calcolo percentuale su tale ammontare finanziario globale prodotto dai rendimenti delle attività svolte dall’azienda medesima La distribuzione equa degli utili e delle perdite tra i soci rappresenta un principio irrinunciabile.
Diritti amministrativi
Gli aspetti relativi alla gestione e al controllo delle società rientrano nei diritti amministrativi. Tra i vantaggi vi sono la partecipazione alle scelte delle autorità pubbliche, l’opportunità per supervisionare gli organizzatori ed eventualmente ritirarsi. Un diritto complesso come il recesso permette specificamente ai soci di abbandonare la società rispettando le circostanze stabiliti nel contrattuale sociale oppure nella legislazione vigente (art. 2473 del Codice Civile). Il legame tra il diritto di recesso e il conseguente pagamento della propria quota si basa sui criteri definiti negli articoli 2281 e 2282 del Codice Civile.
Se ad esempio uno dei soci decide di uscire dall’investimento con una quota iniziale pari a 50.000 euro, la somma restituita verrà calcolata tenendo conto del valore attuale della società e delle circostanze finanziarie originali; spese o passività saranno detratte dal totale ottenuto.
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Partecipazione agli utili
Nella dinamica della società di persone, la partecipazione agli utili rappresenta un elemento chiave per il coinvolgimento dei soci. Ai sensi dell’articolo 2468 del Codice Civile, si sancisce il principio che i soci hanno il diritto di ottenere gli utili commisurati al loro grado di azionariato. Consideriamo questo caso: uno degli associati ha nel suo portafoglio titoli che rappresentano il valore del 25%, quindi quando la compagnia accumula utili pari a €200,00 annui , tale socio avrà diritto al riscuotere €5000 dei citati importo come proporzionale ai suoi possessi percentuali. Questo criterio garantisce un ritorno bilanciato sugli investimenti per tutti i soci.
Liquidazione della quota
In presenza dello scioglimento della società o del recesso di un socio, entra in gioco il diritto alla liquidazione dell’investimento fatto nella propria quota. Il modo in cui avviene la liquidazione è fissato nei dettagli negli articoli 2281 e 2282 del Codice Civile. Nel momento della liquidazione, si procede al rimborso dei fondi investiti dal socio e alla distribuzione della sua parte di eventuale avanzo patrimoniale. A titolo di esempio, nel caso in cui un associato abbia versato la somma di 100.000 euro e alla data del suo recesso la quota sia valutata intorno a 120.000 euro (includendo gli utili accantonati ma ancora da distribuire), l’associato avrà diritto a ricevere quest’ultima cifra.
Gestione e controllo sociale
Uno degli aspetti chiave dei diritti amministrativi è la possibilità di partecipare in modo attivo alla gestione della società. Inoltre, ciò sottintende il diritto di esprimere il proprio voto su decisioni rilevanti ed avere un’influenza sulla direzione strategica dell’entità. Prendendo come riferimento una SNC, è importante ricordare che tutti i soci possono esercitare il ruolo di amministratori della società tranne nei casi previsti dal contratto sociale (articolo 2257 del Codice Civile). Quindi, ciò indica che ogni membro ha una capacità decisionale in proporzione alla sua percentuale di azioni nell’azienda.
Diritto di recesso
Un elemento centrale nelle dinamiche delle società di persone è rappresentato dal diritto di recesso. Conformemente a quanto stabilito dall’articolo 2473 del Codice Civile, è permesso al socio recedere volontariamente dal rapporto societario nel rispetto delle condizioni fissate nell’accordo tra i membri o in specifici casi previsti per legge. Il procedimento legale per l’applicabilità delle sanzioni previste all’interno dell’accordo societario interessano direttamente la quantità relativa alla spettanza economica dovuta al socio che desidera ritirarsi; il compenso stesso risulta proporzionale allo status attuale dei suoi diritti. Considerando, ad esempio, che uno dei membri dell’organizzazione possiede una partecipazione pari al 20%, se nel momento dello scioglimento essa presenta un valore complessivo di €500.00 euro,l’impatto sulla quota personale sarebbe rappresentato da una somma monetaria equivalente a €100.00 euro(ovvero quella ricavata dalla moltiplicazione tra l’importo totale ed i punti percentuali corrispondenti).
Diritto di controllo
Ai sensi dell’art. 2261 del Codice Civile, tale diritto è concesso ai soci non amministratori che sono autorizzati ad accedere ai libri e ai documenti aziendali allo scopo di verificare come avviene la gestione. L’importanza di una gestione trasparente e responsabile rende essenziale questo controllo.
Convenienza costituzione società di persone
In merito alla creazione della forma giuridica condivisa chiamata “società in nome collettivo”, vi sono diverse condizioni che intervengono nella decisione finale: il tipo d’affari intrapreso dall’azienda interessata nonché lo spessore economico aziendale o ancora considerevole collaborazioni interne fra gli amministratori dovuti ad altezza del rischio riportato. Consideriamo alcune variabili cruciali che influenzano questa decisione.
Elemento soggettivo vs patrimoniale
Nei contesti delle società di persone, l’enfasi è posta sulle relazioni e sugli accordi tra i socie non tanto sull’aspetto patrimoniale. Affinché tutto funzioni, è necessaria una forte fiducia reciproca e una buona collaborazione tra i soci. Quando l’abilità della persona e le connessioni personalI degli associati giocano un ruolo chiave nell’operatività dell’attività economica cosa tipica delle professionisti del settore legale e sanitario oppure delle aziende a gestione familiare, sarà opportuno optare per la struttura giuridica della Società semplice.
Responsabilità patrimoniale del socio
Un importante aspetto da considerare è la responsabilità patrimoniale dei soci. È importante sottolineare nuovamente che i partner hanno una responsabilità illimitata per gli obblighi finanziari dell’impresa. Quanto detto indica che in caso di crisi finanziaria possono essere richieste l’utilizzo dei beni personali dei soci per coprire eventualmente le passività. Così, si consiglia vivamente che l’accordo per costituire una società tra persone venga intrapreso solo dopo un attento esame delle implicazioni sul piano del rischio imprenditoriale e delle competenze dei singoli associati nel suo governo.
Se, ad esempio, una società di persone accumula debiti pari a 300.000 euro senza possibilità di rimborso, spetta ai suoi membri la piena responsabilità finanziaria. Nel caso in cui la partecipazione in una società sia del 40%, teoricamente è possibile che si debba versare fino ad un massimo di €120.00
Principio di responsabilità patrimoniale
Un aspetto distintivo delle società di persone è la responsabilità patrimoniale, la quale svolge un ruolo importante nella gestione aziendale e nelle strategie adottate.
Responsabilità solidale dei soci
Nelle società di persone, è prevista la responsabilità solida dei socio per i debiti aziendali. La norma contenuta nell’articolo 2265 del Codice Civile evidenzia questo principio, secondo cui i soci sono responsabili in via illimitata e solidale delle obbligazioni dell’impresa. Questo implica che ciascun membro del gruppo sia responsabile dell’intera quantità dei debiti della società, non solamente della sua parte.
Come esempio pratico si può considerare il caso in cui una società composta da più membri presenti un indebitamento totale pari a €200.000 e uno degli associati possegga la partecipazione del 25%. In linea teorica tale socio potrebbe essere chiamato ad assumersi l’onere dell’intera somma dovuta anziché soltanto la cifra proporzionale al suo interesse (inteso come €50.000).
Gestione del rischio
I soci devono considerare con grande attenzione tutti gli eventuali rischi prima di prendere decisioni riguardanti importanti investimenti o prestiti. Allo stesso tempo, è raccomandabile aver concordato con precisione le modalità per affrontare eventuali crisi finanziarie e assegnare esplicitamente le relative responsabilità.
Pubblicità dell’attività e rendiconti
I bilanci e i rendiconti finanziari delle società di persone non devono essere necessariamente reso pubblicamente disponibili come accade per le società d capita. La pubblicazione dei bilanci per le società di persone è disciplinata dall’articolo 2268 del Codice Civile. Tuttavia, tale obbligo viene esentato fino a quando queste imprese non superano particolari limitazioni dimensionali previste per legge. Un vantaggio di questa minore esposizione mediatica è che le aziende possono proteggere la riservatezza delle loro informazioni finanziarie.
A titolo illustrativo, se una società è composta da soggetti associati e ha registrato un fatturato sotto i limiti stabiliti per legge, allora essa può evitare la pubblicazione del proprio bilancio finanziario. Questa situazione consente quindi ai membri della stessa azienda di garantirsi maggiore segretezza delle proprie attività economiche.
Conclusioni
Essere una società di persone richiede una precisa armonia tra le prerogative degli individui coinvolti e le responsabilità che devono affrontare: trovare un giusto accordo in questo senso rappresenta un elemento determinante per il futuro dell’organizzazione.
Riepilogo dei diritti e obblighi
I membri appartenenti ad un’organizzazione composta da soggetti umani vantano prerogative significative, compresa l’opportunità che i profitti vengano loro distribuiti ed il potere decisionale sulle operazioni aziendali. In ogni caso, l’equilibrio di questi diritti è garantito da importanti obblighi come ad esempio la responsabilità illimitata per i debiti della società. L’obbligo derivante da quanto stabilito nell’articolo 2265 del Codice Civile prevede che ciascun socio abbia la responsabilità di saldare tutto il debito dell’azienda e ciò vale in maniera indistinta rispetto alla quota posseduta.
Una decisione ponderata sulla formazione di una società a responsabilità limitata richiede un esame approfondito delle necessità aziendali, della relazione fra gli associati e delle competenze nel gestire il rischio economico. Benché offra benefici come una maggiore flessibilità e un controllo diretto, quella struttura implica anche rischi notevoli principalmente dal punto di vista della responsabilità finanziaria.
Si può affermare che le società di persone costituiscono una scelta appropriata per imprese con ridotte dimensioni oppure aziende orientate alle strette interrelazioni personalistiche dei suoi membri. Fiducia reciproca e cooperazione risultando fattori essenziali in tali contesto Tuttavia, è indispensabile che i soci mantengano una chiara comprensione delle potenziali ramificazioni economiche e si preparino adeguatamente per affrontare gli eventuali rischi correlati al modello organizzativo.