il controllo di gestione: Grazie ad esso è possibile avere un completo monitoraggio dei processi di un’azienda e verificare l’efficienza e l’economicità
Indice della guida
il controllo di gestione: Grazie al controllo di gestione è possibile avere un completo monitoraggio dei processi relativi ad un azienda e verificare l’efficienza e l’economicità delle azioni effettuate dal ramo amministrativo e che andranno ad influire su tutto l’andamento economico aziendale.
Controllo di gestione in 1 minuto
Controllo di gestione definizione
Il controllo di gestione è un modo per analizzare e verificare il raggiungimento di determinati obiettivi da parte di un azienda e grazie all’utilizzo di questo strumento è possibile per i dirigenti aziendali prendere le decisioni giuste atte al raggiungimento dei fini prefissati e alla misurazione dei risultati ottenuti.
Per questo tipo di operazione è necessario rivolgersi a un commercialista capace di ponderare al meglio ogni valutazione economica misurando adeguatamente ogni risultato e applicando le eventuali correzioni.
Sistemi di controllo di gestione
Grazie al controllo di gestione si possono individuare adeguatamente i costi dei beni e servizi offerti dall’impresa, individuare tutti i settori che registrano perdite economiche, ed infine evidenziare le responsabilità di ogni dirigente in modo da motivare azioni che abbiano il fine di migliorare il risultato economico aziendale.
Grazie a queste specifiche analisi si possono individuare nuove strategie di mercato e la possibilità di ricorrere a risorse esterne come il sistema del make or buy.
Pianificazione e controllo di gestione
Il processo del controllo di gestione è suddiviso in determinate fasi:
- La progettazione degli obiettivi aziendali
- La rilevazione dei risultati ottenuti
- L’applicazione di azioni correttive
Affidarsi a un ottimo commercialista in questi casi è la soluzione migliore e consente di scongiurare scelte non idonee a un futuro aziendale produttivo.
Nell’esame di questi fattori infatti sarà indispensabile compiere dei confronti tra indicatori di efficienza, efficacia e relativi alla produttività dell’azienda.
Per il compimento di queste delicate operazione è richiesta la professionalità e l’esperienza di un esperto di contabilità che sappia indirizzare le decisioni e l’azione di tutta l’azienda verso scelte economiche e organizzative ottimali.
Per l’elaborazione di progetti efficienti è necessario il compimento di calcoli e confronti che solo un commercialista di fiducia è in grado di realizzare offrendo un valido ed essenziale supporto a tutta la gestione aziendale.
Se stai gestendo un’azienda, grande o piccola che sia, devi riuscire ad essere sempre attenti ai lavoratori, ma anche agli affari in cui investi tempo e denaro attraverso il controllo di gestione aziendale. L’unico modo infatti per la perfetta riuscita economica di un’impresa è avere una guida salda e valida. Negli ultimi anni sono state studiate moltissime tecniche di gestione aziendale per un’efficiente riuscita negli affari.
Supporto finanziario nel controllo di gestione
Spostando l’attenzione proprio sulle banche, vista la crisi economica e visto anche il rischio che la concessione di un finanziamento comporta, diventa estremamente complicato prestare soldi ad un cliente che, non facendo uso di un prospetto valido, non fornisce le dovute ed opportune garanzie.
Del resto, tu ti fideresti nel dare 1000 euro a chi senza alcuna documentazione a supporto ti richiede tale somma?
Detto questo,è cosa buona e giusta precisare ed affermare che ovviamente codesto piano non costituisce la cura di tutti i rischi, ma rimane ugualmente uno strumento efficiente per delimitare ed illustrare ogni particolare di una determinata idea imprenditoriale.
Il controllo di gestione è uno strumento aziendale che consente di verificare se gli obiettivi prefissati dall’azienda sono stati raggiunti.
Esso si concretizza con i processi di pianificazione, si fanno stime e previsioni su quello che sarà l’andamento aziendale, ponendo obiettivi precisi e budget, ossia processi di azione, che se necessari andranno rimodulati individuando tutte le risorse necessarie per realizzarlo.
Inoltre il controllo di gestione non è un elemento a sè stante, ma fa parte di un processo articolato in più fasi, è un elemento integrante.
Controllo di gestione e pianificazione finanziaria
Per attuare il controllo di gestione occorre predisporre il piano finanziario che mette in evidenza le relazioni tra gli impieghi di capitale e le risorse disponibili nel periodo considerato .
Occorre verificare se il piano economico e il piano degli investimenti sotto il profilo finanziario si possono realizzare, individuando anche la compatibilità tra gli impieghi di capitale e le fonti finanziarie.
Infatti la composizione delle fonti ci aiuta a capire se l’azienda è solida e stabile, se dobbiamo sostenere costi per l’acquisizione delle risorse all’esterno in quanto non siamo in grado di farvi fronte con le risorse finanziarie interne.
La costruzione di un piano finanziario ci consente di identificare il fabbisogno finanziario e, di definire un programma di reperimento mezzi o di adeguati impieghi.
Solo se conosciamo in anticipo le esigenze di cassa possiamo gestire al meglio le risorse a disposizione dell’azienda e individuare forme di finanziamento che non compromettono il ciclo vitale dell’azienda. Per fare ciò occorre determinare gli investimenti in capitale fisso e in capitale circolante.
Piano degli investimenti in capitale fisso
Il piano degli investimenti ci consente di prevedere le risorse finanziarie di cui si ha bisogno per investire in capitale fisso nell’impresa.
Per esempio se l’azienda decide di acquistare un nuovo macchinario il cui investimento è pari a 15.000,00 mila euro occorre capire come questo flusso in uscita si ripartisce in vari anni , alla fine di ogni anno, se ne aggiunge un altro in virtù delle migliorie che si prevede di apportare l’anno successivo.
Inoltre se l’azienda decide di sostituire alcuni impianti per il valore di 2.500 questo costo si ripartisce tra i tre anni.
Il totale dei mezzi finanziari è il fabbisogno lordo, pari a 17.500,00 che però non prende in considerazione le operazioni di disinvestimento, si pensi che l’azienda voglia cedere sia il macchinario che l’impianto e che dalla vendita realizza 5.000,00 euro di cui la metà li percepisce nel primo anno, la restante nel secondo anno, tali flussi in entrata rettificati determinano il fabbisogno netto, pari a 12.500,00
Voci | Ammontare | N1 | N2 | N3 | N4 |
Nuovo macchinario
|
15.000,00 | 6.500,00 | 2.875,00 | 3.750,00 | 1.875,00 |
Sostituzione Impianto | 2.500,00 | 1.500,00 | 500,00 | 500,00 | |
Fabbisogno lordo | 17.500,00 | 8.500,00 | 4.000,00 | 3.000,00 | 2.000,00 |
-Disinvestimenti | 5.000,00 | 2.500,00 | 2.500,00 | ||
Fabbisogno netto | 12.500,00 | 5.000,00 | 1.000,00 | 5.500,00 | 1.000,00 |
Il fabbisogno lordo per il primo anno è previsto pari a 8.500,00 potendo anche usufruire di dilazioni di pagamento pari a 9.000,00 , mentre il fabbisogno netto è pari a 5.000,00 in funzione della dismissione di 5.000,00 di cui si stima l’incasso solo del 50% nel primo anno .
Piano degli investimenti in capitale circolante
Il fabbisogno finanziario derivante dagli investimenti in capitale circolante dipende dai crediti previsti e dalle scorte in materie prime e prodotti finiti, dalle dilazioni di pagamento che l’impresa ottiene dai propri fornitori per l’acquisto dei fattori produttivi e, infine, dalla dilazione che l’azienda concede ai clienti.
Per poter stabilire se l’azienda ha un buon piano di investimenti in capitale circolante occorre vedere cosa succede nel processo che va dall’acquisizione dei fattori produttivi alla vendita dei prodotti finiti, perché quanto più l’azienda concede dilazione di pagamento ai propri clienti tanto più il fabbisogno in circolante aumenta.
Diversamente quanto più l’azienda acquista a debito e, ottiene una dilazione dai fornitori per poter pagare i suoi acquisti, tanto minore sarà il fabbisogno.
Il piano finanziario per essere approvato e rappresentare un adeguato strumento di pianificazione deve risultare in pareggio.
Budget e controllo di gestione aziendale
Il budget di cassa raccoglie utili informazioni circa le entrate e le uscite che si prevede nei mesi o nei trimestri, perché l’impresa potrebbe trovarsi in difficoltà se non ha disponibilità liquide per far fronte a eventuali uscite di cassa.
Dopo aver stimato le vendite che si presume di realizzare dobbiamo determinare i tempi, ossia entro quanti giorni prevediamo di incassare i nostri soldi?
Se la vendita avviene in contanti allora l’incasso è immediato, se la vendita avviene a credito allora bisogna stimare le precedenti vendite tenendo cura di adattarle alle mutate condizioni ambientali e gestionali.
Altre entrate derivano da disinvestimenti, nuovi investimenti, royalties, dividendi e interessi.
Successivamente occorre prevedere i pagamenti, i quali dipendono dal piano di produzione che si intende realizzare e, dalle vendite.
L’azienda, infatti, decide di produrre un dato bene in funzione della sua domanda e, di conseguenza dalla sua vendita. In questo caso i costi di gestione scorte sono più bassi.
Diversamente, l’azienda può decidere di mantenerne costante, nel tempo, la produzione, in questo caso la produzione è più efficiente.
A questo punto è possibile determinare delle stime in merito alle uscite per gli acquisti di materie prime, di manodopera e spese generali, nuovi investimenti e rimborsi finanziari.
Qualora si configura un budget di cassa negativo per coprire il fabbisogno dovremmo utilizzare linee di credito in essere; posticipare i pagamenti ai fornitori, tenendo conto dei costi aggiuntivi che ne conseguono; sollecitare il recupero di crediti esigibili e non ancora incassati; rinviare gli investimenti approvati e pronti per essere eseguiti; ricorrere a nuovi finanziamenti.
Esempio pratico e modello di organizzazione gestione e controllo
Supponiamo un’azienda che compra pomodori, dal suo fornitore, al fine di produrre salsa per la passata, i pelati, la polpa, il concentrato decide di immetterli nella distribuzione-vendita presso i supermercati, i negozi, le grandi catene di ipermercati ect.
L’azienda prevede di realizzare 3.150.000,00 euro di ricavi per la vendita di n. 450 mila bottiglie di passata e 450 mila barattoli di pelati al prezzo di 3,50.
L’azienda ha sostenuto 400 mila euro di costi per acquistare n. 80.000 mila cassette di pomodori al prezzo di 5 euro ciascuna.
BUDGET | ||
Ricavi delle vendite | 3.150.000,00 | Euro |
n. Prodotti finiti | 900.000,00 | Pz |
Prezzo medio di vendita | 3,50 | Euro |
Costi di acquisto | 400.000,00 | Euro |
Materie prime | 80.000,00 | Pz |
Prezzo medio di acquisto | 5,00 | Euro |
Consuntivo | ||
Ricavi delle vendite | 3.325.000,00 | Euro |
n. Prodotti finiti | 950.000,00 | Pz |
Prezzo medio di vendita | 3,50 | Euro |
Costi di acquisto | 450.000,00 | Euro |
Materie prime | 90.000,00 | Pz |
Prezzo medio di acquisto | 5,00 | Euro |
Rimanenze iniziali | 12.000,00 | Pz |
Rimanenze finali | 13.500,00 | Pz |
Dal confronto dei due prospetti si evince un aumento dei ricavi, a fine esercizio rispetto a quelli precedenti, pari a 175.000,00 euro, allo stesso modo aumentano i costi per l’acquisto di materie prime, ossia di cassette di pomodori, che passano da 400 mila a 450 mila euro, tuttavia è presente un’anomalia economica in quanto il prezzo medio di acquisto è rimasto invariato pari a 5,00 euro.
Inoltre notiamo come i ricavi rispetto ai costi sostenuti per l’acquisto della materia prima aumentano ma di poco rispetto ai costi che, misura un aumento maggiore.
Questo significa che sono state acquistate più cassette di pomodori rispetto alle quantità lavorate e vendute, dunque si realizzano sprechi di materie prime in fase di lavorazione e ciò comporta un aumento delle scorte di magazzino.
Dal confronto tra il budget e il consuntivo si evincono delle differenze che possono essere favorevoli o meno per l’azienda e, che devono essere analizzate al fine di eliminare la causa che ne determina lo scostamento.
Controller responsabile controllo di gestione
Come hai notato il controllo di gestione è un perfetto strumento di analisi ed è il risultato di una stretta interazione tra le varie aree della gestione aziendale, produzione, marketing e organizzazione e, sarà tanto più valido quanto più sono precise le informazioni di cui si dispone per la sua redazione.
Il budget di tesoreria o di cassa dipende per le entrate dal budget delle vendite e, per le uscite dal budget degli approvvigionamenti e dal budget dei costi (costi del personale, commerciali ect.
Il passaggio dai ricavi e costi contenuti nei budget settoriali, alle entrate e uscite del budget di tesoreria richiede che si tenga conto delle modalità e dei tempi di riscossione e pagamenti.
Se hai bisogno di essere aiutato nella stesura del budget di cassa o tesoreria e vuoi sapere se la tua impresa è in grado di prevedere i mezzi liquidi esistenti con cui fronteggiare le uscite future, ti possiamo dare una mano.
Hai dubbi su come avviare il Controllo di Gestione? Scrivilo nei commenti