Un ruolo chiave nelle dinamiche delle aziende in Italia viene occupato dall’Articolo 2426 del Codice Civile che fa parte dell’apposita sezione relativa al bilancio all’interno dei capitoli dedicati alle Società per Azioni. I criteri di valutazione delle attività e passività nel bilancio aziendale vengono definiti in questo articolo, fornendo allo stesso tempo le linee guide fondamentali per una corretta presentazione dl datti finanziaria.
Indice della guida
Valutazione delle immobilizzazioni e dei costi accessori
Al costo di acquisto o produttivo, il primo criterio enfatizza l’importanza della valutazione delle immobilizzazioni. Il significato di ciò è che le attività devono essere inserite nel bilancio tenendo conto del prezzo effettivamente pagato o del costo sostenuto per la produzione. È importante contemplare anche i costi accessori sostenuti per acquisire o produrre tali beni. Quando un’impresa decide di comprare una macchina, è consigliabile includere i costi per il trasporto e l’installazione nella valutazione del prezzo finale.
Ammortamento immobilizzazioni
Secondo il secondo criterio, è obbligatorio ammortizzare in modo sistematico durante ogni periodo contabile le attività che hanno una validità temporale ristretta, basandosi sul loro potenziale residuo di utilizzo. Tale implicazione richiede alle aziende di destinare una quota dell’importo iniziale delle immobilizzazioni come spesa annua nel bilancio al fine di mostrare la loro graduale svalutazione o obsolescenza. La spiegazione completa delle modifiche nei criteri di ammortamento deve essere inclusa nella nota integrativa.
Valore partecipazioni imprese controllate o collegate
Le partecipazioni in imprese controllate o collegate sono il punto focale del quarto criterio. La valutazione di queste dipende dalla parte del patrimonio netto che risulta dal recente bilancio delle aziende stesse, al quale vanno sottratti i dividendi e gli adeguamenti richiesti dai principi contabilmente rilevanti. Se il valore di mercato supera tale importo, occorre fornire una giustificazione specifica del divario nell’appunto aggiuntivo.
Valutazioni dei costi d’implementazione, ampliamento e sviluppo
Riguardante il quinto criterio vi sono i costi di impianto, ampliamento e sviluppo che portano una utilità a lunga durata. Per poterli registrare nell’attivo, è necessario ottenere l’autorizzazione da parte del collegio sindacale per questi costi. È necessario che i costi di impianto e ampliamento siano ammortizzati entro un periodo definito, che non può superare i cinque anni. È necessario tener conto della stima della durata di utilizzo per determinare l’ammontare da ammortizzare. Solo quando l’ammortamento è terminato, si possono distribuire i dividendi a condizione che le riserve siano sufficienti per coprire i costi ancora da ammortizzare.
Valutazione dell’avviamento
Se l’ammissione è avvenuta attraverso un pagamento, il sesto criterio tratta dell’ammortamento dell’avviamento. Per ammortizzare correttamente l’avviamento, bisogna considerare la sua prevista durata utile che può arrivare fino a dieci anni. La fase informativa deve contenere un’esplicazione chiara e completa sul calcolo del periodo di ammortamento dell’avviamento. Questo criterio fornisce una maggiore flessibilità alle aziende per la valutazione dell’avviamento acquisito.
Valutazione operazioni in valuta
Le operazioni in valuta straniera sono oggetto del settimo criterio. Bisogna segnare le operazioni in valute diverse con il tasso di cambio applicabile alla data del movimento. La valuta predominante per la presentazione dei bilanci è l’euro e pertanto eventuali fluttuazioni del tasso di cambio devono riflettersi nel conto economico. Le modifiche provenienti dalla trasposizione delle risorse e dei debiti denominati in una moneta straniera devono essere inserite nello stato finanziario positivo o negativo annuale.
Conclusioni
Nel bilancio delle aziende italiane, l’Articolo 2426 del Codice Civile stabilisce i principi fondamentali per la valutazione delle attività Un punto cruciale per le imprese è capire ed eseguire in modo corretto questi criteri affinché sia garantita una presentazione precisa trasparente delle situazione finanziaria nel decorso aziendale. Fornendo ulteriori dettagli e spiegazioni sui metodi di valutazione utilizzati, la nota integrativa gioca un ruolo cruciale.