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Dimissioni volontarie e licenziamento in cigs parziale

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Pubblicato da Dr. Andrea Raffaele at 6 Dicembre 2020
Dimissioni volontarie e licenziamento in cigs parziale

Dimissioni volontarie e licenziamento in cigs parziale

In questo articolo esporremo un quesito posto da un nostro lettore che lavora in azienda su Dimissioni volontarie e licenziamento in cigs parziale

Quesito su Dimissioni volontarie e licenziamento in cigs parziale:

Lavoro in un azienda con circa 500 dipendenti e da aprile 2016 è stata richiesta la cigs,che avrebbe dovuto essere a rotazione settimanale uguale per tutti per equità verso tutti dipendenti dell area, ma in realtà alcuni dipendenti vengono messi in cassa anche per 3 settimane ogni mese e fatti tornare al lavoro per pochi giorni. La domanda che vorrei rivolgervi è: nel caso in cui volessi dare le dimissioni una volta trovato un altro impiego,sono obbligata a rispettare i tempi di preavviso previsti dal CCNL o posso dare dimissioni per giusta causa con un tempo di preavviso ridotto,senza incorrere nella trattenuta del mancato preavviso?
cosa si intende allora per cassa a zero ore? L azienda mi sta facendo lavorare una settimana o anche meno al mese (questo mese forse un giorno solo),posso considerarla ugualmente “a zero ore”? Glielo chiedo perche a un collega che è andato via con solo 5 gg  di preavviso,e anche lui avendo lavorato una 5 giorni solamente per ogni mese da aprile alle dimissioni, hanno fatto pagare tutta la penale del mancato preavviso.

cassaintegrazione

risposta:

In merito al tuo quesito devi sapere che in caso di dimissioni volontarie del dipendente in cassa integrazione a zero ore, il lavoratore non è tenuto a rispettare il periodo di preavviso previsto dalla contrattazione collettiva.
Riflettiamo un attimo sulla funzione del periodo di preavviso di dimissioni.

Il periodo di preavviso consiste in un numero di giorni in cui il dipendente continua a lavorare dopo aver presentato le dimissioni; secondo quanto prevede l’art.2118 del Codice civile ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti, dagli usi o secondo equità. Il preavviso ha come finalità quella di dare al lavoratore licenziato-dimissionario il tempo per trovare un altro impiego e all’imprenditore, in caso di dimissioni del dipendente, di sostituirlo con un altro lavoratore.
… ma se il lavoratore è in cassa integrazione a zero ore o quasi, non sussiste più la stessa funzione del periodo di preavviso !
Vi è un precedente in giurisprudenza, anche se piuttosto lontano nel tempo:

leggi Anche: Ritenuta d'acconto - Cos'è, Calcolo e pagamento

“Durante i periodi di sospensione dal rapporto per intervento della Cassa integrazione, il dipendente ha facoltà di rassegnare le dimissioni, senza rispettare il periodo di preavviso” (sentenza del Pretore Firenze 11 marzo 1988).

A livello pratico, la comunicazione delle eventuali dimissioni potrà contenere la richiesta ad essere dispensato dall’onere del preavviso. In tal caso, concordando la rinuncia al periodo di preavviso, non ci sarà trattenuta della corrispondente indennità di mancato preavviso e il lavoratore potrà cessare da subito il proprio rapporto di lavoro.

In ogni caso le dimissioni andranno sempre convalidate presse le sedi abilitate ovvero sottoscrivendo la successiva comunicazione di cessazione inoltrata dal datore di lavoro.
Per quanto riguarda il preavviso di licenziamento invece è possibile anche durante il periodo di cassa integrazione, ma solo per una causa dipendente dal suo comportamento scorretto (cosiddetto licenziamento per “giusta causa”) e non per ragioni dipendenti dall’azienda (cosiddetto licenziamento per “giustificato motivo oggettivo”), la quale avrebbe dovuto procedere a licenziamento collettivo, anziché ricorrere alla cassa integrazione.
Poiché sei in cassa integrazione a zero ore, non vedo quale comportamento scorretto tu possa adottare nei confronti dell’azienda, quindi non vedo come potresti essere licenziato durante il periodo di cassa integrazione a zero ore.
La cassa integrazione, o CIG, è divisa in due parti (La cassa integrazione a zero ore e la cassa integrazione) in toto è un sussidio che lo stato prevede venga retribuito, da parte dell’INPS, a quei lavoratori che si trovino temporaneamente sospesi dalla loro attività. La cassa integrazione in genere copre quello che sarebbe il normale salario percepito fino ad un massimo dell’80%.

  1. La cassa integrazione a zero ore è definita così nel momento in cui il lavoratore venga completamente sospeso dall’attività lavorativa, e non gli venga solo ridotto l’orario di lavoro; in questo caso quindi il suo salario equivale a zero, e la cassa integrazione deve coprirlo quasi integralmente.
  2. La cassa integrazione in deroga invece è quella che viene percepita da tutti quei settori produttivi, e da quelle fasce salariali, che non sarebbero comprese nella cassa integrazione ordinaria o straordinaria.  Essa riguarda i dipendenti di aziende regionali, o di determinati ambiti individuati dalla normativa, che altrimenti non avrebbero diritto a questo contributo.
leggi Anche: Premio produzione - Come funziona e tassazione

 

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Dr. Andrea Raffaele
Dr. Andrea Raffaele
Consulente Societario, di Direzione e Giurista d'impresa. Svolgo attività di supporto legate al controllo di gestione, ad operazione di M&A ordinarie e straordinarie, revisione, consulenza fiscale e finanziaria su bilanci individuali e consolidati. Scopri di più o parlane con noi!

6 Comments

  1. Antonella ha detto:
    22 Settembre 2018 alle 15:13

    ho dato le dimissioni volontario un po di tempo fa. se solo avessi letto il tuo articolo prima…. grazie in ogni caso

    Rispondi
    • Dr. Andrea Raffaele ha detto:
      1 Ottobre 2018 alle 15:26

      Grazie a te Antonella!

      Rispondi
  2. Luigi ha detto:
    4 Aprile 2019 alle 8:30

    Nelle dimissioni senza preavviso in CIGS a zero ore l’azienda è tenuta a pagare l’indennità di mancato preavviso al lavoratore?

    Rispondi
    • Dr. Andrea Raffaele ha detto:
      27 Maggio 2019 alle 17:06

      Ciao,
      Grazie mille per il tuo feedback.
      Contattami dalla richiesta di contatto e richiedi una prima consulenza.
      Continua a seguirci e speriamo di poterti aiutare di nuovo!

      Rispondi
  3. Stefano ha detto:
    3 Maggio 2019 alle 12:59

    La ditta è fallita, la fabbrica è commissariata dal Tribunale. ora sono in CIGS. devo dare le dimissioni per andare in pensione, devo fare il preavviso? Come?

    Rispondi
    • Dr. Andrea Raffaele ha detto:
      27 Maggio 2019 alle 17:07

      Ciao,
      Grazie mille per il tuo feedback.
      Contattami dalla richiesta di contatto e richiedi una prima consulenza.
      Continua a seguirci e speriamo di poterti aiutare di nuovo!

      Rispondi

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