Cessione quote srl
Cessione quote srl – se ti stai chiedendo come fare la cessazione ti consiglio è di continuare a scorrere l’articolo per cessare le quote srl
Cessione quote srl, se ti stai chiedendo come occuparti della cessione delle quote della tua Srl o a chi affidarti e cosa aspettarti, il consiglio è di continuare a scorrere l’articolo per saperne di più e trovare una risposta alle tue domande.
Gli argomenti della Guida Societaria
Capiamo prima bene di cosa stiamo parlando. Parliamo di partecipazioni quando trattasi di quote societarie o azioni ma quest’ultime, anche se non sembrano differire, non sono propriamente la stessa cosa.
Infatti definiamo le quote societarie e le azioni come vere porzioni di capitale di un’azienda con una sostanziale differenza: le azioni sono tutte uguali, hanno la stessa consistenza economica, mentre le quote possono avere diversa consistenza. In base a questo seguono differenti procedure di compravendita.
C’è un ulteriore differenziazione da chiarire. In osservanza di quanto stabilito nel Decreto Legislativo numero 184 dell’11 Ottobre 2012 contenuto nel Testo Unico della Finanza (qui consultabile) è possibile distinguere le partecipazioni qualificate da quelle non qualificate.
Una partecipazione è non-qualificata quando non si ha diritto di voto superiore al 20% indipendentemente che la società sia quotata o meno ed una partecipazione al capitale sociale inferiore al 25%, per le società non quotate, ed inferiore al 5% per le società quotate. Superate queste soglie, la partecipazione si definisce qualificata.
Come stabilito dall’articolo 2469 del codice civile, un socio di una società di capitali ha facoltà di liberarsi delle proprie quote in qualsiasi momento. La cessione delle quote di una Srl è una procedura, quindi, piuttosto comune che attraversa diverse fasi.
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L’atto è il documento ufficiale con il quale le parti interessate dalla cessione delle quote della Srl definiscono tutti i punti di quella che a tutti gli effetti è una compravendita.
La legge consente di poter affidare tale procedura tanto ad un notaio quanto ad un commercialista.
Anche per la cessione di quote di una Srl, come per un immobile, le parti convengono ad un accordo attraverso un preliminare che fissa le condizioni della compravendita e la data di esecuzione.
Nell’atto compariranno tutti i riferimenti dell’acquirente e del venditore, la data di esecuzione, il prezzo fissato per la cessione, le modalità di pagamento ma anche tutte le garanzie poste sia da parte dell’acquirente che da parte del venditore oltre che varie altre disposizioni soprattutto in materia fiscale.
Affinché sia valido, l’atto deve essere firmato digitalmente dalle parti e per far si che abbia anche una data certa e certificata, al documento digitale va apposta una marcatura temporale i cui formati sono definiti dalla deliberazione numero 45 del 2009 emanata da DigitPA, il Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione.
Una volta suggellato l’accordo, a far data dalla firma si avranno 20 giorni di tempo per registrare l’atto presso l’Agenzia delle Entrate attraverso il portale Entratel messo a disposizione dell’agenzia.
Gli intenti della cessione vengono resi effettivi dal momento in cui l’atto viene depositato presso il Registro delle Imprese così come definito dall’articolo 2470 del Codice Civile.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione degli intermediari, come i commercialisti ed i consulenti, un software di compilazione e controllo per le cessioni di quote societarie.
La cessione delle quote può avvenire anche senza l’autenticazione del notaio e quindi con un notevole risparmio in termini economici. L’alternativa è redigere una scrittura privata tra le parti ed affidarsi ad un commercialista.
La legge 133 del 6 agosto 2008 ha sancito come non sia più necessario l’atto pubblico notarile per la cessione delle quote sociali. Infatti apre alla possibilità di affidarsi ad un commercialista tramite la suddetta scrittura privata con un notevole risparmio.
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Diviene di fatto onere del Dottore Commercialista verificare le condizioni preliminari, accertare identità e proprietà delle parti oltre che predisporre l’atto e le procedure digitali.
Circa la tassazione nella cessione delle quote, va detto che i redditi provenienti da eventuali plusvalenze (ossia una differenza positiva tra prezzo di vendita e di acquisto) rientrano nella voce “redditi diversi” del TUIR di cui si fa riferimento all’articolo 67.
La tassazione delle plusvalenze avveniva in maniera diversificata e varia a seconda che la partecipazione sia di tipo qualificato o meno. Ora, con la legge di Bilancio 2018, il trattamento fiscale è uniformato per le due tipologie di partecipazione.
Per effetto dell’entrate in vigore della legge di Bilancio 2018, il legislatore ha previsto un periodo di transizione entro il quale la tassazione è differenziata a seconda di quando siano stati prodotti i redditi che vengano poi distribuiti dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2022.
Per le partecipazioni qualificate, la tassazione prevista dalla nuova legge di Bilancio prevede un’aliquota fissata al 26%.
Esattamente come per il passato, la tassazione per le partecipazioni non qualificate rimane al 26% risultando ora parificata al livello della tassazione per le partecipazioni qualificate.
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Nella determinazione del costo che può avere l’operazione di cessione di quote di una Srl, che sia di tipo ordinaria o semplificata, incide sensibilmente il professionista al quale ci si affida. Puoi incorrere in costi differenti a seconda che tu scelga di affidarti ad un notaio o ad un commercialista.
In entrambi i casi dovranno comunque sostenersi i costi dei bolli dell’Agenzia delle Entrate, dei diritti amministrativi della Camera di Commercio e l’imposta di registro.
Prima della legge 133 del 2008, la cessione delle quote di una Srl era attuabile solo presso un notaio e l’operazione risultava piuttosto gravosa in termini economici superando anche di molto il costo di 1.000 euro.
Grazie all’introduzione di questa nuova possibilità, cedere le quote di una Srl affidandosi ad un commercialista permetterebbe di contenere i costi ben al di sotto dei 1.000 euro (con un risparmio medio di 300 euro).
Si intende Srls, ovvero Società a Responsabilità Limitata Semplificata, quelle società i cui soci hanno meno di 35 anni di età, e differiscono rispetto le ordinarie Srl per alcuni vantaggi che però non toccano gli aspetti della cessione delle quote sociali.
Infatti l’iter di cessione delle quote è lo stesso rispetto le Srl ordinarie con l’unica differenza che le quote vanno obbligatoriamente cedute ad un ulteriore soggetto avente meno di 35 anni (quindi non una società) per poter mantenere lo status di semplificata.
Quando si attua una cessione di quote di una Srl, bisogna sapere che sia il venditore che l’acquirente rimangono vincolati nei confronti del creditori per i debiti maturati dall’azienda stessa, ovviamente limitatamente al valore dell’acquisto effettuato della quota.
Il discorso è più delicato se nella cessione delle quote sociali rientra anche l’acquisto di un immobile, infatti la vendita degli immobili dell’impresa effettuata attraverso una cessione di quote potrebbe generare una plusvalenza che in quanto tale deve essere soggetta ad adeguata tassazione per non incorrere in sanzioni.
Ecco quindi che si rende particolarmente necessario affidarsi a professionisti esperti che sappiano guidarti in tutte le fasi, dalla stipula del preliminare alla gestione documentale o la consulenza in materia fiscale, che caratterizzano la cessione delle quote di una Srl.
Contattaci per approfondire meglio ognuno di questi aspetti e pianificare insieme tutte le azioni da compiere per la tua cessione di quote sociali di una Srl.