Nell’ambito delle società per azioni il ruolo fondamentale nell’intestazione dell’articolo 2351 del Codice Civile è attribuito alla definizione dei diritti di voto degli azionisti. Nel presente articolo avremo un’analisi dettagliata dei vari elementi di questa disposizione giuridica e dei suoi effetti sulla gestione delle società a responsabilità limitata.
Indice della guida
Diritto di Voto delle Azioni
Secondo l’articolo 2351 del Codice Civile vigente è garantito il diritto di esprimere un voto nelle assemblee aziendali a chiunque possieda una quota azionaria in base al principio basilare “un’azione un v Ciò nonostante è importante sottolineare che questa regola potrebbe essere soggetta a cambiamenti e restrizioni in base allo statuto sociale.
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Limitazioni al Diritto di Voto
La normativa stabilisce che lo statuto ha diverse opzioni per limitare il diritto di voto degli azionisti. È possibile prevedere l’emissione delle azioni con divieto del voto quindi un gruppo degli investitori non avrà il diritto a prendere parte alle scelte importanti dell’azienda. Come alternativa si potrebbe restringere il diritto di voto solo riguardo ad alcune questioni oppure legarlo alle condizioni speciali che devono verificarsi sempre che queste ultime non dipendano esclusivamente da una scelta arbitraria.
Ulteriormente è possibile che lo statuto stabilisca limitazioni per quanto riguarda il diritto di voto in virtù del numero delle azioni possedute da un’unica entità. Se un azionista ha un elevato numero di azioni il suo diritto di voto potrebbe essere limitato o diviso in diverse categorie.
Azioni a Voto Plurimo
Nell’ambito della legge n. 116 dell’11 agosto 2014 è stata introdotta una modifica rilevante che permette la creazione di azioni a voto plurimo. Un tempo era vietata la possibilità di emettere azioni che avessero più di un voto. Comunque questo divieto è stato rimosso ed ora alle imprese viene permesso emettere azioni dotate di fino a tre diritti di voto ciascuna. Questa modifica ha come scopo principale quello di impedire una eccessiva centralizzazione del potere decisionale in un numero limitato di individui.
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Diritto di Voto e Strumenti Finanziari
Gli strumenti finanziari di cui parlano gli articoli 2346 e 2349 sono citati nell’art.2351. Dotati dei diritti necessari questi strumenti hanno il potere decisionale su tematiche particolari come ad esempio l’elezione di membri indipendenti per i consigli direttivi o quelli incaricati della supervisione. Coloro che vengono designati tramite tali strumenti osservano le norme identiche previste per gli altri membri dell’ente a cui partecipano.
Leggi e Norme Governance Aziendale
È essenziale comprendere che l’applicazione dell’articolo 2351 del Codice Civile avviene all’interno di un quadro giuridico completo e articolato per la regolamentazione delle società a responsabilità limitata italiane. Garantendo la trasparenza delle decisioni prese nel migliore interesse degli azionisti queste leggi e normative definiscono il fondamento della governance aziendale.
La Riforma Organica del 2003
Grazie alla riforma organica del 2003 sulla disciplina delle società di capitali e cooperative sono state apportate diverse modifiche che consentono a queste aziende una maggiore possibilità di trovare fondi per sostenere le proprie attività. La possibilità di creare categorie di azioni con diritti di voto non proporzionali alla partecipazione azionaria è stata ottenuta tramite queste modifiche.
Allo stesso tempo la riforma ha introdotto nuove opportunità per promuovere azioni socialmente efficaci e basate sui risultati raggiunti nei settori d’interesse. Un modo in cui si possono ottenere finanziamenti finalizzati è attraverso l’utilizzo di queste azioni come strumento aggiuntivo.
Conclusioni
Definendo i diritti di voto degli azionisti l’articolo 2351 del Codice Civile italiano svolge un ruolo essenziale nella gestione delle società per azioni. Le possibilità per le società di strutturare il diritto di voto in modi diversi sono state ampliate grazie al tessuto normativo e alle leggi che consentono tale flessibilità come descritto anch’esso dall’articolo. L’importanza di questa azione risiede nel contributo fornito per garantire una governance aziendale efficace e adeguata alle esigenze delle società quotate e non solo.