Nel sistema legale italiano, l’articolo 2286 del Codice Civile stabilisce le modalità per escludere un socio all’interno delle società a responsabilità limitata. Le modalità per l’esclusione di un socio dalla società sono specificate all’interno di questo articolo. In questa pubblicazione, metteremo sotto esame le norme contenute nell’articolo e le esamineremo nei minimi dettagli. La fornitura di informazioni su 2286 include un’analisi approfondita delle norme e delle leggi ad esso collegate, offrendo inoltre esempi concreti di casi giuridici significativi.
Indice della guida
Esclusione del Socio inadempiente
La norma dell’art. 2286 del Codice Civile stabilisce la possibilità di escludere un socio qualora sussistano gravi inadempienze riguardanti gli adempimenti imposti dalla legislazione o dal contratto sociale. Affinché le gravi inadempienze siano considerate tali da ostacolare l’obiettivo sociale o danneggiare la situazione della società, dovrebbero complicare notevolmente il perseguimento dei suoi scopi istituzionali. Per essere più precisi, ci riferiamo a violazioni dell’obbligo contrattuale o legale che provocano conseguenze significative per la società.
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Esclusione per Altre Cause
Ci sono ulteriori casi, contemplati nell’art. 2286, in cui è possibile l’esclusione di un socio. Queste includono:
Interdizione e Inabilitazione del Socio
Nel caso di interdizione o incapacità legale, si può procedere all’esclusione di un socio dalla società. La privazione delle abilità legali causata dall’interdizione e dall’inabilitazione può avere ripercussioni sfavorevoli sul coinvolgimento del socio all’interno della società.
L’interdizione dai pubblici uffici è una conseguenza della mia condanna penale.
Qualora venisse inflitta al socio una sentenza che includa l’interdizione dalle cariche pubbliche per un periodo di tempo determinato o indeterminato; la conseguenza sarebbe l’esclusione dal corpo sociale. La confidenza negli associati potrebbe essere messa in pericolo e l’immagine della società potrebbe subire un danno a causa di questa forma.
Sopravvenuta Inidoneità del Socio
Qualora un membro associato conferisca nella compagnia i propri servizi od usufruisca dei benefici derivanti da determinate cose ma venga successivamente reso ineleggibile a continuare tali attività oppure se le suddette cose vengano danneggiate senza responsabilità degli amministratori, potrà essere escluso dall’associazione. Si presume che ci siano cause oggettive che rendono impossibile in modo definitivo la prestazione del socio.
Perdita della Cosa Conferita
Se uno dei soci ha adottato l’obbligo di cedere alla società la titolarità di qualcosa ma questa cosa viene distrutta prima che avvenga il trasferimento della proprietà, sarà possibile procedere all’esclusione del socia. Questo scenario ha luogo quando il socio non è colpevole per la perdita dell’oggetto.
Esclusione Facoltativa e di Diritto
Vale la pena notare che l’esclusione di un socio può essere facoltativa o automatica. Se si parla di esclusione opzionale, la decisione riguardante l’eliminazione di un socio è affidata alla maggioranza degli altri membri. Le uniche inadempienze che causano l’esclusione sono quelle che compromettono il rapporto di fiducia tra i soci o violano la buona fede.
Avviene automaticamente l’esclusione di diritto in base alle circostanze previste dall’art. 2286 contempla diverse misure di sanzione come: l’interdizione, l’inabilitazione o la condanna penale con interdizione dai pubblici uffici. Le circostanze in questione conducono all’esclusione automatica del socio senza richiedere l’approvazione degli altri soci.
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Casi Giuridici Pertinenti
Per comprendere meglio l’applicazione dell’art. 2286, esaminiamo alcuni casi giuridici pertinenti:
Cassazione Civile n. 13642/2013
Secondo quanto stabilito dalla Corte Suprema italiana, nel presente caso si sancisce chiaramente che l’accettazione dello status associativo e l’impegno a comportarsi secondo principio de “buona fede” nei confronti degli obblighi assunti dallo stesso societario non compromettono la rinuncia dei diritti o prerogative fondamentali riconosciute al singolo. A meno che non si verifichi un abuso del diritto, l’esclusione del socio dalla società non può essere motivata dall’esercizio di tali diritti.
Cassazione Civile n. 8860/2012
La messa in liquidazione della società di persone non ostacola l’applicabilità dell’art.. 2286. Anche durante il processo di liquidazione della società, è consentito l’esclusione di un socio responsabile per importanti violazioni.
Cassazione Civile n. 29776/2008
La determinazione di escludere il socio si basa sull’abuso del diritto, come stabilito in questa decisione. La base per l’azione di esclusione non può essere l’esercizio legittimo dei diritti e delle facoltà del socio.
Cassazione Civile n. 6452/1994
Affinché una società possa opporsi alla decisione di escludere un proprio membro, è indispensabile dimostrare che il comportamento scorretto o non conforme alle normative da parte del socio sia sufficiente per giustificare la sua eliminazione. Controllando la decisione di esclusione, è possibile accertarsi della presenza delle inadempienze.
Conclusioni
In una società di persone l’art.2286 del Codice Civile stabilisce le norme per l’esclusione dei soci. Le cause per cui un socio può essere escluso sono definite da questo articolo: tra queste vi rientrano le grave violazioni contrattuali commesse dal socio stesso nonché eventuali restrizioni legali come interdizione civile dell’inabilitazione nel caso di una sentenza penale contro il testato del fallimento. A seconda delle circostanze, si possono verificare esclusioni sia facoltative che di diritto. Nell’esercitare i propri diritti e le proprie facoltà, il socio ha l’obbligo di agire in buona fede evitando qualsiasi forma di abuso o violazione dei suoi doveri. L’applicazione corretta è basata sugli orientamenti forniti dai casi giuridici precedenti. Sulle dispute legali relative all’esclusione, è fondamentale dimostrare le inadempienze del socio secondo il numero 2286.