Lo scioglimento della società di capitali è la situazione in cui si trova una società, per volontà della legge, dei soci, pattizie (atto costitutivo o statuto) o di altre situazioni tipicamente previste, propedeutico alla liquidazione. Il Legislatore della riforma del 2003 ha raggruppato nel solo art. 2484 c.c., le cause di scioglimento delle spa, sapa e srl.
Indice della guida
Dall’ambito di applicazione dell’art. 2484 c.c. sono escluse le società di persone e le società cooperative. La conseguenza più immediata per le s.r.l. di una normativa comune agli altri modelli di società di capitali è che sarà sempre necessario il procedimento assembleare per l’accertamento di una causa di scioglimento o per la deliberazione dello scioglimento della società di capitali volontario.
Gli amministratori, appena accertano il verificarsi di una causa di scioglimento, hanno l’obbligo di procedere all’iscrizione presso il Registro delle Imprese a prescindere dalla decisione assunta dai soci. In caso di ritardo o omissione o inadempimento, gli amministratori sono personalmente e solidalmente responsabilità per i danni subiti dalla società, dai soci, dai creditori sociali e dai terzi.
Se gli amministratori omettono di effettuare l’adempimento presso il Registro delle Imprese, la causa di scioglimento può essere accertata dal Tribunale su istanza di soci, o degli amministratori o dei sindaci. Una volta “verificatasi” una causa di scioglimento della società di capitali, gli amministratori conservano il potere di gestire la società solo per conservare l’integrità ed il valore del patrimonio sociale. Il momento non si riferisce a quando viene “accertata” la causa di scioglimento, ma da quando questa è presente, non rilevando la conoscenza dall’amministratore.
Se gli amministratori non gestiscono la società in modo conservativo (una volta verificatasi la causa di scioglimento), saranno personalmente e solidalmente responsabilità dei danni arrecati alla società, ai soci, ai creditori sociali ed ai terzi.
Cause legali di scioglimento della società di capitali
(perché prescindono dalla volontà dei soci, che ne prendono soltanto atto):
- decorso del termine: il termine delle società è quello statutariamente previsto e nelle società a tempo indeterminato, non è possibile il verificarsi di tale causa di scioglimento.
- conseguimento dell’oggetto sociale o sopravvenuta impossibilità di conseguirlo: l’oggetto sociale è conseguito quando sono esaurite per soddisfazione le operazioni che i soci avevano programmato nell’atto costitutivo (o nello statuto). L’impossibilità può essere giuridica o materiale, ma deve essere oggettiva, assoluta, irreversibile.
- impossibilità di funzionamento o continuata inattività dell’assemblea: insanabile dissidio tra i soci o l’ostruzione reiterata di una parte dei soci volta al mancato raggiungimento delle maggioranze idonee a deliberare. Il dissidio deve derivare da fattori interni alla società (non impedimento temporaneo). La continuata inattività dell’assemblea è rilevante per lo scioglimento della società di capitali se impedisce l’adozione di delibere essenziali (approvazione del bilancio, nomina amministratori). Qui l’assemblea non riesce ad adottare le delibere essenziali per il funzionamento della società.
- riduzione del capitale al disotto del minimo legale: Quando il capitale sociale viene ridotto al di sotto del minimo legale. Il Legislatore ha inteso prevedere tale causa di scioglimento poiché l’esistenza del capitale sociale assume una funzione di garanzia per i creditori e i terzi che resterebbero pregiudicati dalla permanenza in attività di una srl priva del capitale sociale minimo previsto dalla legge. In alternativa allo scioglimento della società di capitali ed alla conseguente messa in liquidazione, i soci possono ridurre il capitale socialee poi reintegralo almeno fino a concorrenza del minimo previsto dalla legge.
- nelle ipotesi previste dagli art 2437-quater e 2473: incapacità della società di procedere alla liquidazione della quota del socio recedente. Prevalenza, riconosciuta dal Legislatore, del diritto della società a non intaccare il capitale sociale, rispetto al diritto del socio all’immediata realizzazione del ricavato dalla liquidazione della propria partecipazione sociale.
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Gli effetti delle “cause legali”
decorrono dall’iscrizione della dichiarazione degli amministratori presso il Registro delle Imprese. La delibera assembleare prenderà solo atto dell’avvenuta causa di scioglimento ed avrà efficacia meramente “dichiarativa”. Oltre alle cause legali di scioglimento, la srl può essere sciolta per deliberazione dell’assemblea o per alto motivo previsto dall’atto costitutivo o dallo statuto.
Lo scioglimento della società di capitali “per deliberazione dell’assemblea” è il caso di scioglimento volontario e l’Autorità Giudiziaria non potrà sindacare il merito della decisione dei soci. Va deliberato con le maggioranze dello statuto e non necessita di motivazione e potrà essere impugnata nelle ipotesi di conflitto di interessi o di abuso di maggioranza, inteso come violazione dei principi di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto sociale.
Nello scioglimento per deliberazione dell’assemblea, quest’ultima determina la causa di scioglimento della società di capitali all’assunzione della delibera, e non prende soltanto atto dell’avveramento della causa di scioglimento (come avviene nelle «cause legali» di scioglimento): efficacia «costitutiva» dello scioglimento della società di capitali.
Lo scioglimento “per le altre cause previste dall’atto costitutivo o dallo statuto” è una facoltà concessa ai soci in ossequio al principio di libertà di iniziativa e dell’autonomia privata. Quando l’atto costitutivo o lo statuto prevedono altre cause di scioglimento della società di capitali, essi devono determinare la competenza a deciderle od accertarle, e ad effettuare gli adempimenti pubblicitari di cui al precedente comma. La norma opera un rinvio “in bianco”, che consente un forte ampliamento delle cause di scioglimento della società di capitali anche in previsione di leggi future.
Domande frequenti
Come si scioglie una società? Una società semplice si scioglie quando manca la pluralità dei soci, e se questa situazione non viene risolta entro sei mesi, la società si scioglie. Questa norma si applica sia alle Snc che alle Sas.
Cosa accade alla società al verificarsi di una causa di scioglimento? La causa di scioglimento non porta all’immediata estinzione della società, ma dà inizio al processo di liquidazione del patrimonio sociale. L’estinzione della società come persona giuridica avviene solo al termine della fase di liquidazione.
Cosa non può fare una società in liquidazione? I liquidatori non possono concludere contratti di carattere strategico o a lungo termine, anche se potrebbe essere economicamente vantaggioso per i creditori della società in liquidazione.
Cosa significa scioglimento senza messa in liquidazione? Lo scioglimento senza messa in liquidazione è possibile quando la società non ha attività o passività. L’atto di scioglimento senza messa in liquidazione deve indicare la mancanza di attività/passività e richiedere la cancellazione della società.
Quanto si paga per sciogliere una società di capitali? Il costo totale della procedura varia tra 1.500 e 2.500 euro, ma può variare a seconda delle circostanze. È consigliabile contattare la Camera di Commercio competente per informazioni specifiche.
Chi mette in liquidazione la società? Il liquidatore è la persona incaricata di gestire il processo di liquidazione e può essere un socio, un amministratore o un terzo nominato dai soci o dal tribunale.
Quanto dura la fase di liquidazione di una società? La durata della fase di liquidazione varia, ma una volta che il bilancio finale di liquidazione è stato approvato e trascorsi i 90 giorni senza reclami, i liquidatori sono liberati dai loro obblighi verso i soci.
Cosa succede quando si chiude una SRL? Dopo la chiusura di una SRL, eventuali debiti e crediti che emergono sono a carico dei soci.
Cosa succede se si chiude una SRL con debiti? Secondo la giurisprudenza prevalente, i debiti della società estinta si trasferiscono ai soci pro quota nel lato passivo delle obbligazioni originarie della società.
Da quando parte la cancellazione della società? La cancellazione di una società di capitali dal registro delle imprese indica l’inizio dell’estinzione della persona giuridica. Questo processo è stato regolamentato dal 1° gennaio 2004.
Da quando inizia la liquidazione? La liquidazione inizia entro termini specifici, che variano in base alle circostanze, come l’inabilità o il decesso del lavoratore, il pensionamento, o altre situazioni di cessazione del rapporto di lavoro.
Perché una società viene messa in liquidazione? Le società possono essere messe in liquidazione per varie ragioni, tra cui l’impossibilità di funzionamento, la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, deliberazioni dell’assemblea o altre cause previste dall’atto costitutivo o dallo statuto.
Chi paga i debiti di una società in liquidazione? I soci possono essere responsabili per il pagamento di debiti non soddisfatti dalla società, soprattutto se i liquidatori distribuiscono attività ai soci e c’è un credito erariale insoluto alla fine della liquidazione.
Cosa rischia il liquidatore di una Srl? I liquidatori rischiano di dover rispondere con il proprio patrimonio ai danni arrecati ai creditori sociali, ma una volta che il bilancio finale di liquidazione è stato approvato, sono liberati dai loro obblighi verso i soci.
Come si chiude la liquidazione di una società? La liquidazione si conclude con la cancellazione della società dal Registro delle Imprese e richiede anche la comunicazione della cessazione all’Agenzia delle Entrate e il deposito dei libri.