Imposta di bollo
Se hai bisogno di conoscere tutti i dettagli sulla imposta bollo conto corrente sei nel posto giusto. Con questa guida vogliamo aiutarti a capire chiaramente che cos’è l’imposta di bollo sui conti correnti, analizzando tutti gli aspetti più interessanti dell’argomento.
Durante la lettura comprenderai perché si paga il bollo su conto corrente e quali altre forme di deposito di denaro sono tassate. Ci soffermeremo in particolare sull’imposta di bollo conto corrente 2020 per aggiornarti sulle ultime novità normative come il Decreto Salva Italia. Infine, ti mostreremo come si calcola e quando si applica.
Gli argomenti della Guida Societaria
Prima di affrontare il tema imposta bollo conto corrente e capire quali cambiamenti sono stati apportati dalla legge n. 111/2011 in poi, vogliamo ricordarti alcune nozioni generali. Per estratto conto s’intende un documento che descrive tutte le operazioni compiute che hai effettuato sul conto corrente.
Ha la funzione di mostrarti in maniera precisa: quante volte hai prelevato o versato denaro, quanti pagamenti hai eseguito e quali, quanti soldi hai ricevuto in accredito. La banca, o la posta, si occupa di inviartene una copia mensilmente o al massimo ogni 3 mesi.
Tra le voci contenute in ogni estratto conto figurano anche quelle concernenti: l’imposta bollo e le altre tasse conto corrente.
Tasse sul conto corrente. L’argomento tassa conto corrente desta molto interesse, per questa ragione abbiamo dedicato a questo tema tutta la nostra guida. Come riportato su The Italian Times, l’imposta di bollo conto corrente unitamente all’imposta di bollo conto deposito è stata oggetto di recentissime modifiche, dettate dal D.L. 201/11.
Si tratta di una vera e propria tassa che va pagata se si supera una certa quantità di denaro in deposito. Nello specifico, l’imposta di bollo conti correnti di € 34,20 annuale si paga se si ha una giacenza conto corrente come segue:
Le aziende che superano le stesse soglie pagheranno 100 € l’anno per il supero giacenza media appena citato. Ma l’imposta bollo non è l’unico esborso al quale siamo tenuti, al superamento di certe soglie. A questi dati, infatti, vanno aggiunti i costi dell’imposta di bollo su conto deposito. In questo caso, bisognerà pagare:
Le imposte conti correnti di cui stiamo parlando hanno misura fissa e vengono prelevate direttamente dall’ente bancario o postale. Ad onor di precisione, dobbiamo dire che l’imposta di bollo su conto corrente è stata introdotta nel 2012 dal Decreto Monti e si applica su:
Se hai sul conto corrente una liquidità di 5300 € pagherai 34,20 € l’anno per bolli su conto corrente. Se sei titolare di un’azienda e superi la stessa cifra di 5300 € pagherai 100 € l’anno per la complessiva situazione patrimoniale conti correnti.
Se sei titolare di un conto deposito pagherai un’imposta di bollo sui conti deposito pari ad una cifra compresa tra l’1,5 e il 2 per mille della somma che hai da parte.
Tassa conto corrente, alcuni chiarimenti. Se ti stai chiedendo da dove arriva l’imposta bollo conti correnti oppure il bollo sul conto deposito, questo paragrafo ti chiarirà le idee.
Prima di proseguire, però, in questa occasione vogliamo ricordarti la distinzione tra un classico conto corrente e un conto deposito: ti aiuterà a capire che l’ imposta di bollo conti corrente e l’imposta di bollo conto deposito sono due tipologie di tasse differenti, perché applicate a due prodotti finanziari diversi.
Il conto corrente è quello che ti permette di effettuare tutte le operazioni ordinarie di prelievi, versamenti, accrediti e pagamenti, il conto deposito si usa soltanto per accumulare denaro: infatti, ha la sola funzione di mettere da parte la somma periodica che hai deciso in fase di sottoscrizione del contratto.
Tieni sempre presente che l’argomento Tassazione conto corrente è inteso in modo generico e può ricomprendere i vari tipi di imposta: dai bolli conto corrente all’imposta di bollo sui depositi. Ad ogni modo, qualunque sia la loro definizione, questi oneri economici arrivano direttamente da una legge: il D.P.R. n. 642 del 1972 e successive modifiche. Essa determina anche l’importo da pagare.
Il conto corrente senza imposta di bollo. Ci sono casi in cui il bollo sui conti correnti non è dovuto. Rientrano in questa circostanza alcuni enti gestori, i Confidi, le associazioni senza scopo di lucro, piccole e medie imprese con organismo di gestione unico.
Parlando di conto deposito e conto corrente, avrai già notato che stiamo trattando il tema dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari. In realtà, va precisato infatti che l’argomento Imposta di bollo banca è uguale in linea di principio alla tassazione libretti postali.
Quindi, a seguito delle modifiche intervenute con la legge n. 111/2011 prima e il Decreto Salva Italia poi, non fa alcuna differenza.
Abbiamo già visto che, ai sensi del D.L. 201/11, l’imposta di bollo prodotti finanziari si applica a titolo di imposta di bollo per supero giacenza media. Adesso scopriamo insieme come si calcola questa tassa.
Calcolo imposta di bollo conto deposito. Il calcolo per determinare se la persona supera la giacenza media non viene fatto su base annua ma su base trimestrale. In altre parole ogni 3 mesi il tuo conto viene analizzato per verificare che tu non abbia superato la soglia limite.
Lo stesso ragionamento viene applicato in caso di addebito per imposta di bollo su libretto postale, oppure imposta di bollo bancoposta.
In caso di imposta di bollo conti deposito il calcolo avviene su base annua, considerando il valore della somma posseduta entro il 31 Dicembre di ogni anno.
Per un conto di deposito con rendicontazioni annuali al 31 dicembre, con un valore nominale di 10.000 euro, l’imposta di bollo viene calcolata con questa formula:
valore nominale * 0,20% * (giorni di apertura del conto / 365)
Nel nostro caso, l’imposta di bollo è di € 6,19.
Altro esempio, valore nominale 10.000 euro, aperto il 1 gennaio e chiuso il 1 luglio, il valore dell’imposta è di 1 euro.
Invece, nel caso di una rendicontazione trimestrale al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre, 31 dicembre 2018
Il valore dell’imposta sarà il seguente:
Quindi, in generale, il valore dell’imposta di bollo è di 10 euro.
Il legislatore, oltre ad introdurre gli obblighi di legge con il Decreto Salva Italia,derivanti dall’imposta bollo prodotti finanziari, inclusi bolli libretto postale come già precisato, ha introdotto dei casi di esenzione. Si tratta di un vero e proprio recupero imposta di bollo che serve a compensare i casi di tassazione.
I parametri per evitare l’imposta di bollo libretto postale, così come anche l’imposta di bollo banca, sono i seguenti:
Questi limiti valgono anche per i portafogli di moneta elettronica.
A questo punto abbiamo concluso la trattazione. Ci auguriamo che adesso l’argomento imposta di bollo sui libretti postali, o i dettagli che ti abbiamo fornito sull’imposta di bollo su prodotti finanziari, ti siano più familiari.