La governance aziendale, ovvero l’arte di pilotare l’impresa, si rivela quale intricato intreccio di disposizioni, linee guida e protocolli che forgiano e indirizzano il percorso imprenditoriale. Essa assume un ruolo cardine nell’armonizzare gli interessi dei soci con quelli del management, mitigando frizioni e impattando positivamente sul fine ultimo dell’ente. La governance aziendale è modellata tanto dalla cabina di regia aziendale quanto dal legislatore, risultando importante per la limpidezza, la vigilanza, l’efficacia e la gestione dei pericoli imprenditoriali.
Indice della guida
Nel cuore delle aziende, diviene essenziale possedere regolamenti minuziosamente tracciati per dirigere vari ambiti lavorativi, quali le direttive sulla presenza, il disbrigo di reclami dei collaboratori, l’utilizzo di dispositivi e tecnologie, oltre alla tutela della riservatezza e del segreto professionale. Un codice d’impresa accuratamente elaborato assicura un trattamento paritario dei collaboratori e certifica che le operazioni aziendali siano in linea con le normative vigenti.
L’attuazione di un codice d’impresa e l’osservanza delle norme di governance aziendale rappresentano passaggi imprescindibili per costruire infrastrutture organizzative performanti all’interno di un’entità commerciale. Questi approcci non soltanto potenziano la dinamica interna dell’impresa, ma anche consolidano la fiducia e l’immagine dell’organizzazione nel suo insieme.
Tipologie strutture organizzative più diffuse
Nel decidere le strutture organizzative aziendali, è vitale comprendere che non esiste un archetipo universale ottimale per ogni società. La conformazione interna e la strategia esterna cambiano in base a molteplici elementi, inclusa la visione strategica dell’impresa. Di seguito le tipologie:
Struttura Funzionale: Organizza l’impresa in dipartimenti focalizzati, come marketing, risorse umane, ecc. Vanta vantaggi come una specializzazione approfondita e una chiara ripartizione delle responsabilità. Tuttavia, può innescare barriere comunicative tra i vari settori e sfide nella coordinazione di iniziative complesse o interdisciplinari.
Struttura Divisionale: Diffusa nelle multinazionali, si compone di divisioni o unità operative autonome. Ogni settore si dedica a un mercato, prodotto o area geografica specifici. Presenta benefici come maggiore flessibilità e autonomia decisionale, ma possono emergere problemi di comunicazione con la direzione centrale e possibili contrasti tra il personale divisionale e amministrativo.
Struttura a Matrice: Integra elementi delle strutture funzionali e divisionali, creando squadre interfunzionali per progetti specifici. I vantaggi includono una maggior adattabilità e lo sviluppo di competenze interdisciplinari nei collaboratori, ma può scatenare conflitti per le risorse e malcontento dei dipendenti a causa del frequente mutamento di progetti.
Struttura Piatta: Tipica di piccole imprese e start-up, riduce i livelli gerarchici intermedi, promuovendo meno supervisione e maggiore coinvolgimento dei collaboratori. I vantaggi sono una comunicazione più efficace e una maggiore soddisfazione dei lavoratori. Gli svantaggi possono comprendere una mancanza di specializzazione e la necessità di un elevato livello di motivazione dei collaboratori.
Struttura a Network di Team: Basata su squadre multifunzionali, si distingue per la sua estrema flessibilità e collaborazione. I benefici comprendono un’elevata produttività e fluidità comunicativa, ma richiede un rinnovato approccio mentale dei dipendenti e un forte impulso motivazionale.
Organizzazioni Piattaforma: Questa nuova forma organizzativa opera come una piattaforma modulare di interscambio, con microimprese dedicate a ogni nicchia di mercato. Stimola l’agilità e la capacità di reagire rapidamente alle necessità degli utenti, ma può diventare complessa e richiede una gestione attenta dei conflitti e delle relazioni interpersonali.
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Analisi dei bisogni organizzativi
L’esplorazione dei bisogni organizzativi in un’azienda si rivela un viaggio importante per decifrare i sentieri e le strategie di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia. Questo percorso consente alle imprese di sondare le competenze e le abilità (KSAO) del proprio personale, armonizzandole con gli scopi aziendali e identificando le lacune da colmare.
In un contesto aziendale, è essenziale vagliare sia gli elementi formali sia quelli informali dell’organizzazione. Specialmente nelle PMI, i fattori “soft” come gli atteggiamenti, le norme di gruppo, le emozioni e il clima aziendale assumono un ruolo preponderante. Queste realtà si affidano spesso a strutture meno rigide, con procedure agili e regole flessibili, rendendo le risorse umane un pilastro del successo.
L’indagine organizzativa si propone come uno strumento diagnostico per esaminare le componenti del sistema, rilevare criticità e valorizzare i punti di forza. Tale processo apre la via alla creazione di soluzioni migliorative, svelando i meccanismi operativi dell’organizzazione.
La procedura di analisi si dispiega in varie fasi, iniziando dalla stesura dell’organigramma, che offre una visione grafica della struttura aziendale. Ciò facilita la comprensione delle funzioni, dei livelli gerarchici e delle dinamiche interne. In particolare, nelle PMI, è fondamentale considerare la potenziale sovrapposizione di ruoli e l’importanza degli aspetti informali e delle relazioni interpersonali.
Implementazione di strutture e metodologie efficaci
L’adozione di strutture organizzative efficaci in azienda richiede un approccio olistico, tenendo conto sia delle dinamiche interne sia delle influenze esterne. La trasformazione delle strutture organizzative si intreccia con variabili quali tendenze socio-economiche, normative e culturali. In Italia, per esempio, leggi come il D.lgs. 231/2001 hanno incentivato la creazione di modelli organizzativi più trasparenti e responsabili.
Esistono molteplici tipologie di strutture organizzative, ciascuna con peculiarità e requisiti specifici. Le strutture funzionali offrono specializzazione e decisioni rapide, ma possono incontrare ostacoli nella comunicazione interdipartimentale. Le strutture divisionali, adattabili e autonome, possono necessitare di un coordinamento più intenso. Le strutture orizzontali, popolari in startup e piccole imprese, promuovono partecipazione e responsabilizzazione, mentre le strutture a team favoriscono flessibilità e collaborazione.
Il ruolo della leadership è decisivo nel guidare l’organizzazione attraverso il cambiamento e l’innovazione, bilanciando potere personale e autorità formale. L’adozione di una struttura organizzativa adattiva è un elemento chiave verso la Business Agility, richiedendo trasformazioni profonde in tutte le dimensioni aziendali.
La tecnologia, in particolare la digitalizzazione e l’integrazione di strumenti AI, impatta significativamente sulle strutture organizzative, rendendole più interconnesse e agili. Tuttavia, le aziende devono prestare attenzione alla conformità normativa in un contesto legale in evoluzione, soprattutto in aree come salute e sicurezza sul lavoro, protezione dei dati personali e prevenzione della corruzione.
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Gestione del cambiamento organizzativo
Affrontare le sfide del cambiamento organizzativo richiede una strategia ben definita che consideri vari aspetti dell’azienda. Le strutture divisionali, ad esempio, necessitano di manager specializzati e possono comportare costi elevati e maggior sforzo di coordinamento. Inoltre, sussiste il rischio di egoismo settoriale e difficoltà nella comunicazione tra divisioni separate geograficamente o funzionalmente.
Le organizzazioni a matrice combinano i vantaggi dei modelli funzionale e divisionale, offrendo maggiore flessibilità e dinamismo nella comunicazione e nel processo decisionale. Tuttavia, questa struttura può risultare complessa e causare confusione e conflitti a causa della doppia gestione.
Le gerarchie orizzontali, invece, enfatizzano l’iniziativa personale e la responsabilità individuale, aumentando la flessibilità nel lavoro e la motivazione dei dipendenti. Sono particolarmente adatte a piccole aziende e startup, ma possono richiedere una maggiore divisionalizzazione e una catena di comando più estesa con la crescita dell’azienda.
Tecnologia e Strutture Organizzative
L’intreccio della tecnologia con le architetture aziendali catalizza la metamorfosi dei paradigmi e delle strutture gerarchiche. Gli strumenti digitali e l’Intelligenza Artificiale tessono un ponte di dialogo fra i team, irrigando il terreno per la germogliazione di idee e tattiche condivise. Nondimeno, l’accelerazione innovativa e l’impiego dell’Intelligenza Artificiale sollecitano una vigilanza ininterrotta sulla conformità alle norme, in particolar modo quelle legate alla salute, alla sicurezza sul lavoro e alla tutela dei dati.
Analisi all’efficacia organizzativa
Esplorare l’efficacia organizzativa si rivela un viaggio indispensabile per sondare il trionfo e la produttività di un’impresa. Questa esplorazione, intricata nella sua natura, si snoda attraverso un panorama contemporaneo marcato da mutamenti fulminei e sfide, come quelle scaturite dalla pandemia di Covid-19. La pandemia ha schiarito come le risorse umane si trasformino in un elemento fluido e imprevedibile, devastando alcuni settori, mentre in altri hanno innescato un’esplosione di crescita. Ciò ha imposto una riflessione rinnovata sui metodi per valutare l’efficacia organizzativa.
Un sentiero innovativo, tracciato da uno studio dell’Università Sabina Eretum e Theorema Srl, propone un metodo di valutazione che origina dalle sinergie umane, identificando le urgenze di intervento, sia pratico sia relazionale. Questo approccio mira a interventi mirati e strumentali, esaminando fattori come la carenza di competenze, la circolazione delle informazioni e la leadership.
In aggiunta, il sistema di misurazione e valutazione della performance (SMVP), ancorato al d.lgs. 150/2009 e modificato dal d.lgs. 74/2017, rappresenta un mosaico di tecniche, risorse e processi che garantiscono una programmazione accurata, la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. Tale sistema invita alla partecipazione un caleidoscopio di attori, inclusi decisori politici e amministrativi, dirigenti di vario livello e titolari di posizioni organizzative. Il ciclo della performance avvolge queste figure nel definire obiettivi, nella programmazione e nella valutazione delle performance, sia organizzative sia individuali.
Le imprese, dunque, dovrebbero adottare un approccio sistematico e olistico nella valutazione dell’efficacia organizzativa, impiegando indicatori mirati e misure di performance, bilanciando gli aspetti quantitativi con quelli qualitativi. Tale valutazione deve essere elastica per adattarsi a contesti in perenne mutamento e capace di identificare aree per il miglioramento e lo sviluppo.
Domande Frequenti
Cos’è una struttura organizzativa?
Una struttura organizzativa, nel suo intreccio complesso, plasma il modo in cui le attività si intrecciano per realizzare gli scopi di un’entità aziendale, tessendo insieme regolamenti, mansioni e doveri.
Quali sono i principali tipi di strutture organizzative?
Tra gli schemi predominanti troviamo la struttura gerarchica, funzionale, a matrice, divisionale, piatta, orientata al team, la rete di team e le organizzazioni piattaforma.
Quali sono i vantaggi di una struttura organizzativa gerarchica?
Tale sistema offre un panorama chiaro delle responsabilità, tracciando percorsi di carriera precisi e comunicazioni verticali limpide.
Svantaggi struttura organizzativa gerarchica?
Può dar vita a una burocrazia soffocante, all’apatia dei lavoratori nei gradini operativi e bassi, e a una coordinazione fra reparti spesso traballante.
Come funziona una struttura organizzativa a matrice?
Unisce il raggruppamento per competenze in una singola funzione a un responsabile progettuale distinto, creando team multifunzionali per iniziative speciali.
Quali sono i benefici di una struttura organizzativa piatta?
Favorisce una maggiore comunicazione e coordinamento e incrementa la contentezza dei lavoratori attraverso la partecipazione attiva nelle decisioni.
Cosa caratterizza una struttura a Network di team?
Si distingue per i suoi flussi e processi lavorativi orizzontali, dando vita a una rete di micro-imprese autonome che collaborano strettamente.
Cos’è una Platform organization?
È un insieme di strumenti software che promuovono l’automazione, la comunicazione, il coordinamento e la collaborazione all’interno di reti estese e multi-organizzative.
Quale struttura organizzativa è consigliata in un contesto V.U.C.A.?
Strutture con gerarchie ridotte, come quelle team-based, network, piatte e platform, brillano per la loro agilità e capacità di adattamento.
Come si dovrebbe scegliere una struttura organizzativa?
La scelta dipende da variabili come gli obiettivi, le dimensioni, il mercato di riferimento, l’esperienza e il modello operativo dell’organizzazione.