Esaminando le necessità economiche per sostenere l’operatività aziendale emerge che l’analisi delle esigenze finanziarie si pone come fulcro per garantire la solidità economica di un’entità commerciale. Tale valutazione si focalizza sulla quantificazione delle risorse finanziarie indispensabili per coprire i bisogni di capitale dell’organizzazione. In questa disamina professionale approfondiremo le fonti di finanziamento delineando le metodologie di quantificazione delle necessità finanziarie e le loro conseguenze sulla gestione economica dell’azienda oltre a considerare le necessità finanziarie residue e le modalità di acquisizione di capitale proprio. Successivamente ci dedicheremo all’analisi del concetto di finanziamento e alle ripercussioni di una fase di stallo finanziario.
Indice della guida
Definizione di fabbisogno finanziario
La nozione di fabbisogno finanziario si identifica con il disavanzo di risorse finanziarie richieste per promuovere le operazioni di un’impresa che opera nel commercio nei servizi o come entità singola. Tale bisogno si valuta in base alla proporzione tra le risorse acquisite dall’esterno e quelle generate internamente tra cui rientrano il capitale azionario le riserve e altri attivi. La determinazione del fabbisogno finanziario avviene attraverso metodi diversificati come l’analisi di bilancio lo studio del capitale richiesto e la valutazione delle possibilità finanziarie. Queste necessità si suddividono in fabbisogno per il finanziamento quello per il capitale azionario e il fabbisogno residuo. Le risorse finanziarie si possono attingere da varie origini che includono entità bancarie istituzioni finanziarie prestiti obbligazioni e sussidi governativi così come da fonti interne come accumuli immobiliari azioni e guadagni in capitale. Una gestione efficiente del fabbisogno finanziario scongiura la stasi finanziaria essendo essenziale per la sopravvivenza economica dell’impresa.
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Concetto di fabbisogno finanziario
Nell’ambito aziendale il fabbisogno finanziario rappresenta l’ammontare di capitali che un’azienda deve procacciare da entità esterne per realizzare i suoi piani strategici. Tale somma si ottiene deducendo il capitale interno dalle risorse totali necessarie includendo quindi non solo il finanziamento azionario ma anche contributi terzi e altre forme di sostegno finanziario. Il fabbisogno finanziario s’interpreta anche come la discrepanza tra le risorse finanziarie essenziali per gli obiettivi finanziari e quelle disponibili internamente. Le fonti di capitale possono provenire dall’esterno come mutui o debiti a lunga scadenza oppure dall’interno come risparmi capitali reinvestiti o stasi di liquidità. Calcolare il fabbisogno finanziario si rivela uno step cruciale nella progettazione finanziaria di un’azienda consentendo di definire la quantità e la composizione del capitale necessario per i fini aziendali.
Modalità di calcolo del fabbisogno finanziario
Per determinare il fabbisogno finanziario di un’entità commerciale si deve procedere con un’analisi che stabilisca il volume di finanziamento indispensabile per i bisogni economici dell’impresa. Tale processo comprende l’identificazione delle fonti di capitale la quantificazione delle risorse economiche richieste la tempistica per l’acquisizione delle risorse finanziarie e le conseguenze sul piano fiscale e giuridico. Per iniziare è necessario scrutare le opzioni di finanziamento disponibili come capitali propri mutui linee di credito e supporti finanziari di varia natura. In funzione della provenienza del capitale si può richiedere la presentazione di documentazione come un piano industriale o dati economici quali bilancio situazione liquida e profittabilità. Definite le fonti di capitale segue la fase di calcolo del fabbisogno finanziario.
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Calcolo fabbisogno finanziario
Le necessità economiche di un’entità si misurano analizzando la discrepanza che emerge tra i mezzi propri e quelli acquisiti da fonti esterne conosciuto come fabbisogno finanziario tale valutazione si rivela positiva quando i sostegni finanziari esterni prevalgono sul patrimonio interno al contrario assume valore negativo se il patrimonio aziendale eccede le fonti di finanziamento esterne tale bisogno può presentarsi sia nel breve che nel lungo periodo è inoltre fondamentale tener conto del fabbisogno finanziario residuale cioè quel montante di risorse monetarie necessario per fronteggiare perdite non preventivate dovute ad esempio a una diminuzione delle tariffe o a un incremento dei costi il calcolo di questa variabile residua si ottiene sottraendo dal fabbisogno finanziario complessivo i proventi che si prevedono di ricevere il metodo di calcolo del fabbisogno finanziario include l’identificazione delle risorse di finanziamento l’analisi quantitativa del fabbisogno stesso e l’esame del fabbisogno residuo quest’operazione è soggetta a variabilità a seconda della natura delle risorse finanziarie e delle necessità specifiche della società.
Fonti di finanziamento del fabbisogno finanziario
Le risorse per il sostegno finanziario di un’impresa si possono classificare in interne ed esterne includendo all’interno dei mezzi propri le riserve e le risorse finanziarie destinate sia al breve che al lungo periodo mentre fra quelle esterne si annoverano i prestiti le emissioni obbligazionarie le garanzie bancarie i contributi diretti erogati da istituzioni finanziarie gli incentivi governativi e i finanziamenti di capitale di rischio una strategia alternativa si basa sull’adozione di una stasi finanziaria utilizzando il denaro contante o impiegando carte di credito per far fronte al fabbisogno finanziario dell’azienda.
Implicazioni della stasi finanziaria
La stasi finanziaria può riflettersi significativamente sulla disponibilità e qualità delle fonti di finanziamento per il fabbisogno finanziario in condizioni di immobilismo finanziario le aziende possono incontrare ostacoli nell’accumulare le risorse finanziarie essenziali per sostenere i propri bisogni tale scenario comporta una scarsità di liquidità e l’ostacolato accesso a capitali propri o finanziamenti altrui impattando negativamente sull’operatività aziendale oltre a ciò la stasi può deteriorare la qualità delle fonti di finanziamento rendendo più onerosi i tassi di interesse e limitando la raccolta di capitale interno tutto ciò può incidere sfavorevolmente sulla determinazione del fabbisogno finanziario e sulle tattiche di finanziamento limitando le opportunità aziendali di rispondere adeguatamente ai loro bisogni finanziari e amputando la loro capacità di fronteggiare il fabbisogno finanziario residuo.
Conclusione
In conclusione è essenziale per ogni entità imprenditoriale comprendere a pieno il proprio fabbisogno finanziario e le relative risorse di finanziamento per far fronte alle esigenze economiche specifiche calcolare il fabbisogno finanziario si pone come tappa decisiva per identificare le necessità di capitale e selezionare le fonti di finanziamento più idonee le imprese possono attingere a una varietà di opzioni quali capitale interno finanziamenti bancari o risorse di terze parti per soddisfare il loro fabbisogno finanziario garantendo così una solida stabilità finanziaria.