Valutare un’impresa si rivela essenziale per capirne il valore economico e per tracciare la solidità finanziaria e le prospettive di sviluppo futuro, un processo di estrema rilevanza nelle operazioni di compravendita, fusione o altre forme di consolidamento aziendale. Detto procedimento offre ai decision maker una base concreta su cui appoggiare trattative e transazioni. Per chi guida un’impresa o la gestisce, conoscere a fondo il valore e la collocazione nel contesto di mercato del proprio business emerge come uno strumento inestimabile per pianificare la strada da percorrere.
Indice della guida
Nel calcolo del valore aziendale, affidarsi a specialisti del campo garantisce la precisione e l’affidabilità dei risultati che servono da pilastri per decisioni consapevoli. Comprendere vari metodi valutativi e i loro punti di forza contribuisce ad una visione d’insieme più nitida del reale valore dell’impresa. Questa guida analizzerà metodi diversificati di valutazione offrendo indicazioni su come e quando impiegarli con efficacia nel panorama aziendale.
Metodo patrimoniale
Il metodo patrimoniale si pone come una colonna portante nella valutazione aziendale cercando di stabilire il valore economico di un’impresa mediante l’analisi del patrimonio. Concentrandosi sui beni tangibili quali immobili, macchinari ed attrezzature, fornisce un’esaminazione approfondita degli elementi tangibili che costituiscono le risorse dell’azienda.
Attraverso il bilancio, che rappresenta uno strumento decisivo in questo metodo, si valutano gli elementi attivi e passivi per un calcolo accurato. La metodologia si divide in due varianti: una semplice che considera solamente le attività evidenziate nel bilancio e una più complessa che estende l’analisi anche agli elementi intangibili non riportati nel bilancio, come il goodwill. Con l’applicazione di questo metodo si mira a riflettere il valore attuale del patrimonio, attraverso una valutazione approfondita delle risorse e dei debiti aziendali per ottenere una misurazione integrale del valore netto dell’impresa.
Le formule di calcolo includono
- Valore del Patrimonio Netto (VPN): dove il totale attivo meno il totale passivo dà il VPN dell’azienda
- Valore dell’Attivo Corrente: somma dei valori di mercato dei beni correnti
- Valore delle Passività Correnti: somma del valore delle passività
- Valore dell’Attivo Fisso: somma dei valori di mercato dei beni fissi
- Valore delle Passività a Lungo Termine: somma del valore delle passività a lungo termine
La determinazione del valore patrimoniale netto è il fulcro di questa metodologia e l’utilizzo di valori di mercato piuttosto che contabili è consigliabile per riflettere più accuratamente il reale valore dei beni aziendali.
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Metodo reddituale
Il Metodo Reddituale si distingue per l’attenzione al potenziale di generazione di reddito dell’impresa come nucleo della sua valutazione, proiettandosi verso il futuro per valutare la capacità di produrre redditi netti nel tempo. Il calcolo si basa sulla determinazione del valore presente dei redditi futuri attualizzati ad un tasso che tenga conto del rischio associato a questi flussi.
Il valore aziendale (V) secondo questo metodo si calcola sottraendo dal reddito medio prospettico (R) una funzione del reddito atteso (an-i), con l’intento di stabilire il valore attuale dei redditi futuri. A seconda della previsione della durata dei redditi, la formula si modula in una rendita perpetua o una con durata definita.
L’uso del Metodo Reddituale si biforca in due approcci: “Asset Side” che valuta l’azienda nella sua interezza e “Equity Side” che si focalizza sulla valutazione della sola posizione finanziaria dell’impresa, il secondo dei quali è maggiormente utilizzato. Questo metodo permette di apprezzare l’entità nel suo complesso includendo non solo la capacità di generare reddito ma anche la struttura finanziaria e la sostenibilità del debito.
Calcolo della valutazione d’azienda con il metodo reddituale
La formula più comune per questo metodo prende in considerazione un periodo aziendale di durata indefinita ed è rappresentata come: valutazione d’azienda con il metodo reddituale in cui W rappresenta il valore economico dell’azienda R rappresenta il reddito atteso e i è il tasso di capitalizzazione. Tuttavia se si sceglie di considerare un periodo aziendale definito la formula si adatta includendo n che rappresenta il numero di anni durante i quali l’azienda produrrà reddito.
Un aspetto vitale di questa valutazione è la stima del tasso di capitalizzazione. In generale il modo più comune per stimare questo tasso è attraverso l’approccio costo-opportunità. Questo implica la selezione di un tasso che riflette il rendimento di investimenti alternativi con un livello di rischio simile.
La stima di R il reddito atteso può invece essere derivata da vari approcci: uno potrebbe basarsi sui risultati storici recenti dell’azienda oppure proiettare questi risultati nel futuro considerando variabili come la dimensione dell’attività la produttività del lavoro e altri fattori. Altri approcci possono basarsi sui risultati pianificati per l’azienda o ipotizzare nuove condizioni di gestione e le loro potenziali ripercussioni sul reddito.
Se si opta per una formula con una durata limitata il fattore n assume un’importanza significativa. Di norma tranne in settori o circostanze particolari si considera un periodo che varia da 3 a 5 anni.
Metodo misto
Il metodo misto nella valutazione delle aziende affonda le sue radici nei principi chiave dei metodi patrimoniale e reddituale risultando in un approccio particolarmente favorevole nelle pmi. Il bello di questo metodo è che tiene in considerazione tanto la dimensione patrimoniale quanto i risultati dell’azienda stessa. Ciò che vogliamo alla fine del giorno è capire il valore reale dell’azienda aggiungendo o sottraendo al suo patrimonio netto rettificato l’eventuale valore dell’avviamento positivo o negativo. Nel cuore del metodo misto ci sono due pilastri fondamentali ovvero la valutazione del patrimonio aziendale alla data in cui si sta effettuando la valutazione e la capacità intrinseca dell’azienda di produrre redditi in futuro.
Nel calcolo del valore economico dell’azienda secondo il metodo misto viene preso in considerazione sia il patrimonio netto rettificato sia l’avviamento generato dal sovrareddito. Quest’ultimo è fondamentalmente la capacità di un’azienda di produrre un reddito che supera il normale rendimento del patrimonio netto. Ed ecco le formule di calcolo: il sovrareddito si calcola come la differenza tra r – il reddito medio previsto tenendo conto sia dei risultati passati sia delle strategie attuali – e k′j che indica la redditività normale prevista. Mentre il valore aziendale si ottiene come la somma di k′ il patrimonio netto rettificato e ni il coefficiente di attualizzazione di un tasso per un certo numero di anni.
Entrando nel metodo dei multipli il discorso si fa interessante. Questa strategia di valutazione delle aziende fa leva sulla comparazione con altre aziende simili ad esempio quelle quotate nello stesso settore o con operazioni simili. L’idea alla base è prendere il prezzo di aziende simili e applicarlo ai risultati finanziari dell’azienda in oggetto. Offre una panoramica unica del valore aziendale ma il mio consiglio è di non affidarsi solo a questo metodo ma di integrarlo con altri per una valutazione completa e accurata.
Il net asset value o valore patrimoniale netto è un altro metodo spesso usato soprattutto nei fondi comuni d’investimento. Si tratta di calcolare il valore per azione del fondo come la differenza tra il valore totale degli asset e il valore totale delle passività diviso per il numero totale di azioni. Questo concetto può anche essere adattato per valutare il valore netto degli asset di un’azienda.
E infine ci addentriamo nel metodo del valore degli utili capitalizzati. Questa tecnica ha lo scopo di stabilire il valore di un’azienda basandosi sugli utili futuri attesi e capitalizzandoli a un tasso che considera il rischio associato. È ideale per le aziende mature con flussi di reddito stabili e prevedibili. La chiave di questo metodo è determinare il valore dell’azienda basandosi sui suoi utili futuri e capitalizzarli usando un tasso di capitalizzazione che tiene conto del rischio e del rendimento desiderato dagli investitori. Ecco tutto ciò che un professionista dovrebbe sapere su questo metodo.
Formula di Base
Il fondamento principale di questo sistema riguarda il valore attuale netto (NPV) dei proventi che si prevede verranno generati nel futuro e che vengono quindi suddivisi per un appropriato tasso di capitalizzazione. Quando ci si riferisce a questa formula, essa prende la forma:
valore dell’impresa = utili / tasso di capitalizzazione
dove i termini “utili” alludono ai guadagni netti che ci si aspetta un’impresa genererà ogni anno mentre il concetto di “tasso di capitalizzazione” si riferisce a una percentuale che tiene conto dei potenziali rischi collegati ai guadagni che l’azienda otterrà in futuro.
Considerazioni Importanti
Affinché questa formula possa essere implementat correttamente è di vitale importanza avere una solida conoscenza dell’azienda che si sta valutando e una visione chiara delle sue prospettive a lungo termine. Il tasso di capitalizzazione dovrebbe essere accuratamente scelto tenendo in mente il rischio connesso ai guadagni futuri dell’azienda. Devo sottolineare che questo approccio tende a funzionare meglio con imprese che presentano un flusso di reddito costante e prevedibile. Le imprese in fase di rapida espansione o con redditi incostanti potrebbero non ottenere una valutazione esatta seguendo questa formula.
il metodo del valore degli utili capitalizzati entra nel novero dei quattro processi principali quando si parla di valutazione di piccole e medie aziende; gli altri tre sono il metodo dei multipli il metodo del valore patrimoniale netto e il metodo DCF (Discounted Cash Flow).
La peculiarità di questo metodo sta nella sua capacità di fornire una stima basata sui guadagni economici che si prevede un’azienda otterrà rendendolo in tal modo una risorsa di riferimento per chiunque sia nell’ambito degli investimenti o della valutazione e desideri identificare il reale valore di un’entità basandosi sulle sue capacità di produrre guadagni nel tempo.
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Metodo DCF (discounted cash flow)
Il dcf ovvero il discounted cash flow è un metodo fondamentale ed essenziale per la valutazione aziendale.
Come funziona
Nel valutare un’azienda è fondamentale comprendere il metodo dei flussi di cassa attualizzati noto come dcf. Si tratta di una procedura che stima il valore presente di una serie di flussi di cassa futuri originati da una determinata attività economica. Bisogna considerare che il flusso può essere determinato sia dal cash flow che dai dividendi noti anche come Ddm. La valutazione aziendale che sfrutta il dcf dipende essenzialmente da tre fattori: l’ammontare del flusso di cassa la sequenza temporale di questi flussi e il tasso utilizzato per attualizzare.
Formula il metodo dcf
Quando ci si riferisce al valore di un’azienda spesso si fa riferimento a una formula che lega vari elementi: valore dell’azienda = VA + Pfn + assets. Qui VA rappresenta il valore attuale dei flussi di cassa mentre r è il tasso che considera il profilo di rischio associato. Pfn sta per posizione finanziaria netta e gli assets rappresentano il valore dei beni non strettamente legati alla gestione tipica dell’azienda.
Determinazione dei flussi di cassa
Per valutare un’azienda mediante il dcf è indispensabile determinare i flussi di cassa. Il principio su cui si basa questa valutazione è la stima dei flussi e la loro adattabilità con i tassi di attualizzazione utilizzati. Esistono due approcci principali: il flusso di cassa disponibile per gli azionisti noto come flussi levered e il flusso di cassa disponibile sia per azionisti che per finanziatori esterni noto come flussi unlevered.
Qual è la differenza tra il flusso di cassa levered e l’unlevered?
Il cuore della questione tra i flussi levered e unlevered è che l’approccio unlevered consente di valutare direttamente il capitale operativo dell’azienda. Mentre l’approccio levered focalizza principalmente sulla determinazione del valore netto del capitale. Entrambe le metodologie se applicate correttamente dovrebbero condurre allo stesso risultato considerando adeguatamente il rapporto di indebitamento.
Determinazione del tasso che riflette il profilo di rischio: Capm e Wacc
Il tasso da adottare per l’attualizzazione dei flussi dipende dalla natura del flusso scelto. Se si tratta di flusso levered si utilizza il Capm. Il Wacc invece rappresenta la media ponderata dei costi delle diverse fonti di finanziamento di un’azienda come debiti e capitale azionario.
I tre metodi utilizzabili
Il metodo finanziario collega il valore aziendale con il valore attuale dei flussi di cassa previsti. Esistono principalmente tre metodi che possono essere utilizzati in questo contesto: metodi finanziari analitici metodi finanziari sintetici e metodi finanziari analitici con terminal value. Ogni metodo ha le sue peculiarità e si adatta a diverse situazioni aziendali e orizzonti temporali.
Il terminal value
Calcolare il terminal value è essenziale in quanto rappresenta il valore futuro dei flussi di cassa. Può essere determinato attraverso una valutazione continua dei flussi o utilizzando coefficienti di mercato. In molti casi si utilizza la formula sintetica di Gordon per stimare il terminal value.
Errore comuni nella valutazione d’azienda
di seguito gli errori principali e più frequenti in una valutazione d’azienda:
Costruzione del tasso di interesse – Nel vasto mondo della valutazione d’azienda l’utilizzo della metodologia CAPM ha spesso portato a incomprensioni. Alcune persone spesso sbagliano nell’uso della CAPM o dimenticano di considerare premi per il rischio legati specificamente al Paese o al settore di riferimento. Quando ciò avviene il costo del capitale può essere interpretato in maniera sbagliata risultando sovrastimato o sottostimato. Conosco molte persone che hanno commesso questi errori e mi fa riflettere sull’importanza di comprendere bene gli strumenti che utilizziamo.
Business plan poco accurato – Parlando di valutazione d’azienda una delle sfide principali riguarda la stesura di un business plan preciso. Avere un business plan che non riflette dettagli o che risulta superficiale può portarci a deduzioni sbagliate. È fondamentale ed essenziale che le previsioni siano dettagliate e basate su considerazioni reali e coerenti. Mi sento di dire che avere un business plan ben fatto fa davvero la differenza.
Capacità di selezionare transazioni comparabili scarsa – Molte transazioni nel contesto della valutazione d’azienda potrebbero apparire simili ma la realtà è che non tutte sono paragonabili. Optare per comparabili inadeguati potrebbe portare a una valutazione che non riflette la realtà specialmente quando si tratta di aziende con background differenti o fasi operative diverse. Questo è un aspetto che molti sottovalutano e su cui mi piace sempre porre l’accento.
Assenza di una banca dati per Definizione multipli mercato – Per una valutazione aziendale affidabile avere un accesso a informazioni aggiornate è essenziale. Basarsi su una banca dati che non è stata aggiornata o che presenta dati non pertinenti può causare valutazioni che non riflettono il vero valore dell’azienda. Sono convinto che l’importanza di informazioni fresche e accurate non possa essere sottolineata abbastanza.
Scorretto uso dei multipli – Nell’ambito della valutazione d’azienda i multipli giocano un ruolo fondamentale. Tuttavia è cruciale capire che ogni multiplo ha le sue caratteristiche e non sono tutti appropriati per ogni scenario o tipo di azienda. Scegliere il multiplo sbagliato può portare a valutazioni che non sono corrette. Personalmente penso che una comprensione approfondita dei multipli sia centrale per chiunque operi in questo settore.
Conclusioni
Valutare un’impresa è davvero un’arte intricata e tale processo risulta essere chiave per delineare la solida fondamenta finanziaria e le visioni future di qualsiasi attività; richiede naturalmente competenza e un’attenzione particolare. La valutazione aziendale spesso è il cuore pulsante di varie operazioni chiave come compravendite fusioni consolidamenti e offre a coloro che sono al timone o nella gestione aziendale gli strumenti chiave necessari per prendere decisioni ben informate. Quando si tratta di metodologie la luce cade spesso su metodi come il metodo patrimoniale focalizzato sull’esplorazione dei beni tangibili e del bilancio il metodo reddituale che si preoccupa principalmente della capacità chiave di un’impresa di produrre reddito e non dimentichiamoci del metodo misto che intreccia caratteristiche di entrambi i metodi offrendo una visione chiave e ampia del valore dell’impresa. Analogamente il metodo del valore degli utili capitalizzati e il dcf che è l’acronimo di discounted cash flow sono chiaramente potenti nel dare una luce sull’essenza vera di un’impresa basata chiaramente sui guadagni attesi e sui flussi monetari. Ogni approccio ha le sue peculiarità e viene scelto in base alle esigenze e alla situazione specifica dell’impresa in discussione. Da esperto del settore ritengo che una valutazione precisa e ben fatta sia cruciale per garantire il trionfo a lungo raggio di un’impresa e scegliere la metodologia corretta può chiaramente creare un impatto nel contesto aziendale del momento.
Domande frequenti
Come valutare un’azienda efficacemente? Quando si analizza o si valuta un’azienda, è comune fare ricorso a differenti approcci come il metodo patrimoniale finanziario ed empirico. Negli anni, questo giudizio aziendale ha acquisito una notevole importanza. È quindi importante comprendere la distinzione tra il valore economico di un’azienda e quello che rappresenta dal punto di vista contabile. La valutazione d’azienda svolge un ruolo cruciale nel definire il suo valore sul mercato e rappresenta uno strumento prezioso per comprendere la sua posizione all’interno del settore in cui lavora.
Cosa comporta la valutazione di un’azienda? Scoprire il vero valore economico è l’obiettivo chiave di una valutazione d’azienda. Il fine di questa attività è quello di valutare con precisione l’importanza economica d’un business così come la sua competitività rispetto ad altri player presenti sul mercato. Nel contesto aziendale, questa valutazione assume un ruolo essenziale nella presa di decisioni informate.
Di chi è il dovere di fare la valutazione dell’azienda? È compito del perito studiare e scrutare attentamente le motivazioni della valutazione. Una cosa da tenere presente nella scelta del metodo di valutazione più adeguato è la ragione per cui viene effettuata la valutazionee le specificità aziendali. Ottenere una valutazione precisa richiede di possedere una conoscenza dettagliata.
Quale cifra si richiede di investire al fine di ottenere una corretta valutazione dell’azienda? La cifra da pagare per una valutazione d’azienda può variare. Partendo da una tariffa di base di 800 euro, il costo potrebbe salire fino al 2% del valore totale dell’azienda. La variabilità dipende dalla complessità, dimensione e dal metodo di valutazione scelto.
Gli strumenti usati per la valutazione sono quali? Diversi metodi vengono impiegati, inclusa l’approccio finanziario patrimoniale. I pro ei contro di ogni metodo devono essere presi in considerazione quando si sceglie il migliore per l’azienda, in base alle sue caratteristiche specifiche ed agli scopi del responsabile delle valutazioni.
Quanto vale l’ebitda di un’azienda? Il collegamento tra l’ebitda e il valore di un’azienda sul mercato è frequente. Si dice comunemente che il valore di un’azienda può essere calcolato come una cifra multipla dell’EBITDA, solitamente compresa tra 4 e 6 volte.
A che serve la valutazione? I processi di apprendimento sono strettamente legati alla valutazione, che ha una funzione chiave. La sua risoluzione top è quella di assicurare una focalizzazione degli insegnamenti sull’acquisizione di competenze sia tecniche che personali e social.
Perchè si utilizzano gli indicatori per valutare un’azienda? Gli indicatori sono strumenti fondamentali per valutare in modo obiettivo e accurato diverse situazioni. Mostrando il progresso di un fenomeno considerato essenziale per l’analisi, gli indicatori svolgono una funzione indispensabile. Viene fatto uso per monitorare e verificare la riuscita di un progetto o una specifica attività. Sono indispensabili per valutare la direzione e il progresso di una determinata attività.
In cosa consiste la valutazione? Sia un atto che uno strumento indispensabile, la valutazione costituisce il mezzo principale tramite cui si ottengono dati informativi sulla corrispondenza fra programmi didattici specifici, esigenze individuali e finalità insegnative.
Il compito di gestire la valutazione delle performance spetta a chi? Attraverso l’analisi eseguita dalla gestione interna, viene effettuata annualmente una valutazione sulla performance sia dell’organizzazione che dell’individuo. Ogni anno, il sistema su cui si fonda questa valutazione viene sottoposto a revisione ed aggiornamento. Accurately measuring and evaluating performance is the main objective of the system.
Cos’è il metodo dei multipli? L’utilizzo del metodo dei multipli nella valutazione d’un’impresa implica la moltiplicazione d’una misura finanziaria con l’aiuto d’un suo presunto omologo in modo da giungere a comprendere innanzi tutto quanto vale quest’aziena nei confrontio della medesima attività svolta dal resto del settore.