Ditta individuale: In questo articolo sulla ditta individuale andiamo a riassumere una breve guida su come è strutturara, a cosa serve e i vantaggi e svantaggi
Indice della guida
Definizione Ditta individuale
La ditta individuale è una delle forme giuridiche più semplici per chi intende svolgere un’attività professionale a scopo di lucro. La particolarità di questa forma d’impresa è che la responsabilità d’impresa ricade su un unico soggetto e per tale ragione questi, riveste il ruolo di titolare d’impresa.
Egli, potrà avvalersi del supporto di collaboratori, incaricati sotto le svariate forme previste (dipendenti, professionisti, collaboratori a progetto), ma la gestione ed il rischio d’impresa ricadrà esclusivamente sul titolare d’impresa. Per aiutarci a capire meglio il ruolo del titolare, possiamo ricorrere alla definizione di imprenditore ai sensi dell’art. 2082 del codice civile: E’ colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o lo scambio di beni e servizi.
Occorre precisare che il suddetto articolo regolamenta l’impresa, pertanto sia le imprese individuali che le imprese collettive (società). Dalla definizione di imprenditore si desume che deve svolgere un’attività economica, e che questa deve essere organizzata.
Nel caso della ditta individuale, l’organizzazione ricade sul titolare e che questa attività deve essere finalizzata alla produzione (attività industriale o artigiana) o allo scambio (commercializzazione di prodotti finiti) di beni (ciò che soddisfa un bisogno ed è tangibile, ossia materiale ad esempio un pezzo di pane) e servizi (soddisfa un bisogno ma è immateriale ad esempio un servizio internet o un prestazione professionale).
Track record delle operazioni
Vuoi sapere come decine di imprenditori hanno diminuito i costi e aumentando le performance e gli utili?
Scarica subito il track record delle operazioni
Impresa individuale definizione
L’impresa individuale è una attività che fa capo ad una sola persona, definita imprenditore o titolare.
In sostanza, si tratta del mezzo attraverso cui l’impreditore svolge la sua attività lavorativa, producendo o scambiando beni e servizi come ci dice l’articolo 2082 del Codice Civile, rispondendo con il suo capitale / patrimonio nel bene e nel male: ad esempio, se hai intenzione di chiedere un prestito dovrai essere pronto a coprirlo anche attingendo ai tuoi possedimenti personali, nel caso in cui gli incassi siano pochi!
Costituzione ditta individuale
I titolari di impresa individuale devono necessariamente iscriversi Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio di competenza che potrà avvenire nella sezione ordinaria nel caso di impresa commerciale o nella sezione speciale nei casi di piccola impresa,o di imprese artigiane e agricole.
Per l’avvio di un’impresa individuale è sufficiente presentare, esclusivamente per via telematica, la Comunicazione Unica detta ComUnica che così come viene indicato nel sito www.registroimprese.it è una pratica informatica, ovvero un insieme di file costituito da un modello riassuntivo (contenente i dati del richiedente, l’oggetto della comunicazione ed il riepilogo delle richieste ai diversi enti), La Comunicazione Unica semplifica il rapporto tra le imprese e la Pubblica Amministrazione mediante l’utilizzo di un’unica procedura per gli adempimenti degli interessati nei confronti delle Camere di Commercio, dell’Agenzia delle Entrate, dell’INAIL e dell’INPS.
Infatti, mediante la comunicazione unica d’impresa il titolare della ditta individuale potrà effettuare simultaneamente una serie di adempimenti che sono propedeutici all’avvio dell’atttività d’impresa individuale.
Con la Comunicazione Unica, tutti gli adempimenti potranno essere assolti con un’unica pratica da inviare al Registro delle Imprese, che provvederà di conseguenza a distribuire successivamente le informazioni inerenti tutti i vari enti coinvolti; dalla richiesta dell’iscrizione al Registro Imprese, alla richiesta di Codice Fiscale e Partita IVA (Agenzia delle Entrate) alla richiesta dell’iscrizione all’INPS dei dipendenti o dei lavoratori autonomi all’apertura della posizione assicurativa presso l’INAIL
Cosa manca alla tua azienda per prosperare?
Scopri subito attraverso il nostro veloce test cosa realmente manca a te e alla tua organizzazione per prosperare ed essere finalmente felici. Clicca sul pulsante inizia ora
Impresa individuale – l’ autonomia patrimoniale imperfetta
Uno dei requisiti fondamentali della ditta individuale è l’autonomia patrimoniale imperfetta, infatti in questo caso l’imprenditore risulta essere per legge illimitatamente responsabile nei confronti dei terzi creditori e risponde con tutto il suo patrimonio personale dei debiti contratti dall’impresa.
Ovviamente questo requisito rappresenta un gravame in termini di rischio che fa capo all’imprenditore, perché oltre a rischiare il capitale investito per poter svolgere l’attività imprenditoriale (acquisto di macchinari, attrezzature, materie prime etc), qualora l’impresa dovesse andare in perdita, i creditori dell’imprenditore potrebbero rivalersi oltre che con il patrimonio investito in azienda, anche con quello personale che l’imprenditore ha tenuto distinto dall’attività imprenditoriale (ad esempio liquidità su conti correnti personali, o la casa di villeggiatura etc).
Se da un lato questo puo’ rappresentare un limite per l’imprenditore, dall’altro può consentire più facilmente di poter accedere ai prestiti delle banche che saranno meglio garantite.
Forme di impresa individuale
Il codice civile distingue l’imprenditore commerciale (Art. 2195) dall’imprenditore agricolo (Art. 2135). Queste distinzione, comporta una serie di conseguenze rilevanti in particolare sotto l’aspetto fiscale.
E’ imprenditore commerciale (art. 2195 c.c.) chi esercita: un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi. E’ soggetto alla tenuta delle scritture contabili, al fallimento e si deve iscrivere nella sezione ordinaria della camera di commercio.
E’ imprenditore agricolo chi esercita l’attività di coltivazione del fondo, la selvicoltura, l’allevamento di animali e le attività connesse.
Sono considerate attività agricole per connessione, quelle attività esercitate dal medesimo imprenditore, dirette alla manipolazione, trasformazione, commercializzazione (vendita di cereali, frutti, latte, formaggi) e valorizzazione (trasformazione dell’uva in vino, dell’olive in olio) dei prodotti ottenuti con le attività agricole principali. Usufruiscono di una normativa fiscale agevolata: sono esenti dagli obblighi previsti per gli imprenditori commerciali, come quello di tenere i registri contabili, dell’iscrizione al Registro delle imprese e della soggezione al fallimento.
Inoltre il codice civile definisce anche il piccolo imprenditore:
- i coltivatori diretti del fondo;
- gli artigiani;
- i piccoli commercianti;
- coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
Anche nel caso del piccolo imprenditore, la normativa prevede una serie di agevolazioni fiscali e soprattutto anche in questa circostanza viene esonerato dal fallimento.
Ditta individuale vantaggi e svantaggi
di seguito vedremo i vantaggi e gli svantaggi di avvalerdi della ditta individuale.
Vantaggi ditta individuale:
- Struttura organizzativa e decisionale snella: Le decisioni relative all’organizzazione e alle politiche di marketing da prendere fanno capo esclusivamente all’imprenditore. Ne consegue che sarà facilitato nel prendere una decisione. Sovente in strutture più complesse come le società, le decisioni vengono prese da organi collegiali (Consigli direttivi, consigli di amministrazione, assemblee dei soci) che possono portare a lungaggini tali da far perdere delle occasioni per mancanza di tempestività;
- Maggiore facilità di accesso al credito: L’imprenditore risponde delle obbligazioni della sua impresa oltre che col patrimonio investito in società anche col proprio patrimonio (vedi sopra autonomia patrimoniale imperfetta) e questo lo pone in condizione di poter avere maggiore facilità di accesso al credito, proprio perché gli istituti di credito ( in genere le banche) di sentiranno maggiormente tutelate;
- Pratiche amministrative più snelle: L’apertura, la gestione e la chiusura dell’attività richiedono adempimenti molto più semplici e soprattutto meno costosi rispetto ad altre forme imprenditoriali;
Svantaggi ditta individuale
- Responsabilità illimitata per i debiti contratti e gli importi insoluti. Certamente l’autonomia patrimoniale imperfetta è il maggior limite per la ditta individuale. L’imprenditore deve esporsi oltre che con i mezzi che ha conferito nella propria impresa, anche con il proprio patrimonio personale.
- La disponibilità di risorse molto limitate: Le imprese individuali, facendo capo al solo titolare in genere potranno far conto solo sulle sue risorse e di quelle che potrà prendere da solo a prestito e per questa ragione la ditta individuale si presta a rimanere un’impresa medio piccola.
- Il reddito prodotto dall’impresa, va a sommarsi a quello personale dell’imprenditore, e nel caso di redditi particolarmente elevati, potrà portare ad una tassazione notevole.
Caratteristiche ditta individuale
La ditta individuale è certamente la migliore scelta possibile nel caso di impresa di piccole dimensioni che vuol accentrare in un unico soggetto le decisioni manageriali. Peculiarità specifica è la libertà di scelta nel creare e gestire l’impresa, potendo prendere in modo rapido le decisioni rilevanti.
Altra peculiarità è la ridotta necessità di investimenti necessari per finanziare l’attività. Scegliendo questa forma giuridica si potranno contenere le spese amministrative e burocratiche.
L’imprenditore deve avere una chiara consapevolezza del rischio che va oltre il capitale conferito in azienda, e può incidere anche il capitale personale. In un certo senso questo aspetto dovrebbe indurre il buon imprenditore ad una certa prudenza nell’andarsi ad esporre in investimenti che potrebbero portarlo ad esposizioni eccessivamente rischiose.
Ditta individuale o società di capitali
L’imprenditore individuale è l’unico proprietario della sua impresa, ne decide azioni e progetti, fonti di finanziamento ed utilizzo delle risorse.
Le società invece di definiscono imprese collettive, in quanto la proprietà ricade su più soggetti. Esse si dividono in società di persone (società semplice, snc e sas), di capitali (spa, sapa, srl), cooperative e consorzi.
Nelle società di persone la responsabilità è illimitata (in linea di massima per come avviene nelle ditte individuali): per tutti i soci di snc e società semplice, per tutti gli accomandatari di sas: i debiti della società sono garantiti, oltre che dal patrimonio sociale, con il loro patrimonio personale ((autonomia patrimoniale imperfetta).
Nelle società di capitali, cooperative, consorzi la responsabilità dei singoli soci è limitata ai conferimenti apportati e non si estende mai all’intero patrimonio. Pertanto in questi casi, il socio rischia solo quanto conferito.
Le società di capitale, sono caratterizzate da una gestione decisamente più complessa ed articolata. Ciascun socio non avrà la piena autonomia come nel caso della ditta individuale, ma dovrà prendere delle decisioni insieme ad altri soggetti. Sostanzialmente questa riduzione della autonomia di gestione si pone a contraltare alla eliminazione della responsabilità personale.
Obblighi titolare ditta individuale
La ditta individuale è obbligata all’iscrizione alla camera di commercio e a farsi rilasciare la partita IVA che è il codice identificativo per il fisco della ditta. A questi si aggiungono l’obbligo della iscrizione all’INPS nella gestione legata all’attività esercitata, e alla tenuta delle scritture contabili al fine della determinazione del reddito annuale, dato dalla differenza fra ricavi e costi fiscalmente rilevanti.
Costi di gestione ditta individuale
I costi di gestione delle ditte individuali sono davvero minimi e vanno dall’iscrizione alla Camera di Commercio che in genere non supera i 100 euro, all’onorario dei professionisti che dovranno supportare l’imprenditore (consulente fiscale e del lavoro e consulente specifico in funzione del settore merceologico in cui si opera, ad esempio il consulente per l’HACCP nel caso in cui si operi con alimenti).
A questi dovranno aggiungere una serie di costi fissi (sono costi che non variano al variare della produzione come l’affitto, polizza assicurativa furto e incendi, canone internet etc) e i costi variabili (variano al variare della produzione come le materie prime, la manodopera, etc)
Costi ditta individuale
Anche a livello di costi, devi sapere che la Ditta Individuale è una delle formule più convenienti: a parte di costi per l’apertura della partita IVA, non richiesto il versamento del capitale al momento della costituzione.
Al di là di questo, bisogna affrontare una serie di spese fisse che vanno oltre quelle necessarie ai mezzi, materiali e logistica della propria attività, come quelle per la contabilità, da affidare ad un commercialista valido, che varia a seconda del volume di affari; i contributi Previdenziali INPS, che cambiano in base al tipo di lavoro che si esegue; infine abbiamo la tassazione, che aumenta con l’aumentare degli incassi.
In linea di massima possiamo fare un esempio, considerando una ditta che apre con il regime dei minimi: questa arriverà a pagare un’imposta sostitutiva del 5% sull’imponibile, che si definisce facendo la differenza tra spese e entrate, INPS compresa.
Una ditta con il regime ordinario, al contrario, dovrà purtroppo pagare l’Irpef al 23% in salita progressiva con l’aumentare degli introiti.
Conviene costituire ditta individuale
A conclusione di questa guida, possiamo affermare che, se non si prevedono ingenti somme per finanziare l’attività la forma giuridica della ditta individuale rimane sempre quella più semplice ed economica per mettersi in proprio. In questi casi, può pure sfruttare un’altra opportunità che la normativa consente che è l’ impresa familiare o coniugale che permette all’imprenditore unico di potersi avvalere dell’aiuto del coniuge o dei propri parenti fino al terzo grado.
In questi casi, il titolare resta sempre e comunque l’unico responsabile dell’impresa, ma i familiari, avranno diritto alla ripartizione degli utili.
L’impresa Individuale è il primo passo di tutti coloro che hanno deciso di mettersi in proprio per poter lavorare mettendo sul mercato prodotti e servizi al cliente.
Se anche tu hai deciso di aprire la tua Ditta, avendo come riferimento Renzo Rosso, patron della Diesel, che ha raggiunto il successo partendo da zero e stai iniziando a trovare i primi ostacoli, dubbi sulla questione, cerchiamo di chiarirli con questo articolo, iniziando a definire di cosa si tratta e fornendo qualche dritta pratica su come gestire il tutto.
Come costituire una ditta individuale
Avviare una ditta individuale non è assolutamente complicato, ed è la scelta migliore che consigliamo a tutti coloro che vogliono aprire un negozio o offrire determinati servizi al cliente.
Basta solo aprire partita IVA, iscrivere la tua impresa al registro delle imprese, all’INPS e all’INAIL (a seconda del tipo di lavoro tu sia intenzionato a svolgere).
Dopo la Riforma del 2010, si possono sbrigare le pratiche raggruppandole nella Comunicazione Unica, indirizzata a Camere di Commercio e amministrazioni, che – se eseguita da un bravo commercialista – permette di risparmiare un bel po’ di tempo alleggerendo di molto il carico burocratico.
Conclusione
L’apertura di una ditta individuale è consigliabile a tutti coloro che sono responsabili diretti della propria attività lavorativa.
In concreto, se sei un impreditore che è allo stesso tempo suo unico titolare, come ad esempio, un architetto, un ingegnere, un medico, commercialista, consulente fino ad arrivare al parrucchiere o personal trainer, hai trovato il modello che materialmente fa per te: in questi casi specifici questa formula offre dei vantaggi che si toccano con mano.
E tu se i sicuro di sfruttare il massimo da questa tipologia di formula di impiego?
4 Comments
bellissima esposizione sulla ditta individuale.
ti contatto a breve
Grazie mille Lorenzo, sono molto lusingato, continua a seguirci e speriamo di poterti aiutare di nuovo sulla ditta individuale!
ho comprato la consulenza per la mia impresa individuale
il dr. Raffaele è molto bravo a farti capire come risparmiare sui costi e gestirla al meglio
saluti Gennaro
Ciao Gennaro,
è sempre un piacere parlare con te.
continua a seguirci e speriamo di poterti aiutare di nuovo sulla ditta individuale!
a presto