Accordi di ristrutturazione dei debiti: La soluzione per la Crisi d’Impresa
Nell’ambito della composizione negoziata per la gestione della crisi d’impresa, vi sono molteplici opzioni a beneficio dell’imprenditore. Tra queste, spicca l’istituto degli accordi di ristrutturazione dei debiti, disciplinato dai codici della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Questi accordi, introdotti nel codice fallimentare italiano nel 2005, mirano a risolvere la crisi in maniera extragiudiziale, preservando l’azienda e soddisfacendo i creditori. Nell’articolo che segue, esploreremo gli aspetti chiave degli accordi di ristrutturazione dei debiti, approfondendo le diverse tipologie e le fasi di applicazione.
Gli accordi di ristrutturazione possono essere preposti da imprenditori, sia commerciali che non, che versano in uno stato di crisi o insolvenza. Tuttavia, non possono essere adottati dalle imprese minori con determinati requisiti di dimensione economica. La situazione soggettiva dell’imprenditore e il comportamento delle parti coinvolti, in termini di buona fede e collaborazione, sono elementi fondamentali per l’applicazione di tali accordi.
Abbiamo preparato un test che ti farà scoprire cosa serve alla tua azienda con nuovi suggerimenti da applicare subito. Clicca sul pulsante inizia ora.
>> Inizia Ora! <<
Gli accordi ordinari rappresentano una delle tipologie principali di accordi di ristrutturazione e coinvolgono almeno il 60% dei creditori dell’imprenditore. Questi accordi richiedono un piano attestato di risanamento, che comprende dati economici e finanziari, e deve essere verificato da un professionista indipendente. L’obiettivo di questi accordi è assicurare il pagamento integrale dei creditori entro termini specifici.
Gli accordi agevolati sono simili agli accordi ordinari, ma coinvolgono solo il 30% dei creditori. Questa tipologia di accordi è prevista per imprenditori che non propongono la moratoria dei creditori estranei o rinunciano alle misure protettive temporanee.
Vuoi sapere come decine di imprenditori hanno migliorato l’organizzazione e aumentato i profitti? Scarica subito il track record delle operazioni.
Gli accordi ad efficacia estesa sono caratterizzati dalla loro applicazione anche ai creditori non aderenti che appartengono alla stessa categoria dei creditori aderenti. Questi accordi richiedono un consenso particolare tra i creditori e coinvolgono una serie di condizioni e obblighi specifici. Le banche e gli intermediari finanziari godono di un trattamento particolare in questo contesto.
Gli accordi di ristrutturazione hanno efficacia nei confronti dei creditori che li hanno conclusi e coinvolgono anche i soggetti coobbligati e i soci illimitatamente responsabili. Tuttavia, gli accordi non pregiudicano i diritti dei creditori non aderenti.
Uno degli aspetti chiave degli accordi di ristrutturazione è la loro omologazione da parte del tribunale. Questo passaggio è cruciale per garantire la validità e l’efficacia dell’accordo e per proteggere sia l’imprenditore che i creditori.
Gli accordi di ristrutturazione possono includere la remissione del debito, che implica anche la liberazione dei fideiussori. Tuttavia, i fideiussori possono essere ancora responsabili in determinate circostanze.
Gli accordi di ristrutturazione dei debiti rappresentano una soluzione importante per l’imprenditore in stato di crisi o insolvenza. Questo istituto offre un’alternativa extragiudiziale, che preserva l’azienda e soddisfa i creditori in maniera equa. Se siete imprenditori in difficoltà finanziaria, vi invitiamo a richiedere una consulenza per esplorare le opzioni disponibili e trovare la soluzione migliore per la vostra situazione.